LORETO APRUTINO
"Salviamo l'agricoltura della Vallata del Tavo: no alla cabina Enel Energia"
Il sindaco Mariotti e i cittadini di Remartello, l'area interessata, giovedì manifestano in strada contro il progetto: "Spostare la centrale nella zona industriale", è la proposta alternativa
LORETO APRUTINO. Il comitato spontaneo di Tutela del territorio costruita dai cittadini della vallata del Tavo, a Loreto Aprutino, è pronta scendere in strada giovedì prossimo, 18 aprile, alle ore 9:30, per dire no alla realizzazione da parte di Enel Energia di una centrale energetica nel cuore della zona agricola vestina, culla di tanti prodotti di pregio, come vino, olio e fagiolo tondino del Tavo. Un intervento che rischia di deturpare il paesaggio, sottrarre alle produzioni agricole ettari di terreno e inquinare un ambiente naturale che da secoli consente di raccogliere frutti e prodotti richiesti ed esportati in Italia e nel mondo. L'area scelta da e-distribuzione ricade in una zona residenziale di espansione, nelle immediate vicinanze delle abitazioni, e parte in zona agricola tutelata dal piano paesistico regionale, un'area fertile, irrigua dove sono presenti colture di pregio.
Nella giornata di venerdì 19 aprile è prevista la conferenza dei servizi indetta dalla Regione Abruzzo per definire, e quindi decidere, l'iter autorizzativo per la costruzione di una cabina primaria di alta tensione (220.000 volt) da parte di e-distribuzione in contrada da Remartello.
Il comitato Tutela è allarmato e non intende cedere: «Interventi di questo tipo non possono non tener conto e ignorare i bisogni e le istanze delle comunità locali. Questa struttura è funzionale (proprio in questa area) alla realizzazione in una estensione da 150 a 300 ettari, di campi fotovoltaici a terra con impatto e conseguenze sulla salute degli abitanti (campi elettromagnetici), sul microclima dell'area interessata, quindi sulla vita qualità della vita e sul progetto di sviluppo sociale ed economico dell'intera vallata del Tavo. Proprio perché favorevoli alle energie rinnovabili, è necessario che la progettazione e la localizzazione, debba tener conto, oltreché delle degli aspetti tecnologici, anche della tutela ambientale, prevedendo la realizzazione della cabina primaria all'interno di aree industriali urbanizzate e individuando aree idonee dove installare gli impianti di fonti energetiche rinnovabili (Fer). L'amministrazione del nostro Comune si è prontamente attivata tramite i canali stituzionali, e per questo siamo grati, ma è necessaria una mobilitazione di tutti i cittadini per sensibilizzare la Regione ed e-distribuzione al fine di pianificare interventi armonici con il territorio e tutti i suoi abitanti».