Si barrica nella sua ditta e spara 2 colpi di pistola "La banca non mi dà più soldi". Esce dopo 10 ore

Marcello Sborgia, titolare dell’agenzia di scommesse Pakundo a Spoltore e dell'omonima agenzia immobiliare, si è asserragliato dall'ora di pranzo dentro la sede della sua ditta ed è uscito dopo 10 ore. Nei prossimi giorni avrà un incontro con l'istituto di credito. Gli servono finanziamenti per completare un complesso immobiliare. Lettera al direttore del Centro: "Mi hanno messo in ginocchio, voglio solo riprendere il lavoro e consegnare le case ai miei clienti
SPOLTORE. La banca blocca i finanziamenti e lui non riesce a consegnare gli appartamenti ai suoi clienti. Per questo decide di asserragliarsi dentro la sede della sua ditta e spara in aria due colpi di pistola. Marcello Sborgia, titolare dell’agenzia di scommesse Pakundo e dell'omonima agenzia immobiliare, si è rinchiuso nella sala scommesse poco prima dell'una dopo aver mandato via i dipendenti ed è rimasto asserragliato per quasi 10 ore. Ha sparato due colpi di pistola e ha comunicato con l’esterno tramite sms. Sul posto, oltre a carabinieri e polizia municipale, è arrivato anche un negoziatore della banca che avrebbe negato il credito all'imprenditore. Dopo una lunga trattativa l'uomo ha ottenuto un incontro con l'istituto di credito. Gli servono i fondi per completare un complesso edilizio che ha iniziato ma che non riesce a consegnare.
Chi è Marcello Sborgia. Marcello Sborgia, 53 anni, è molto conosciuto a Spoltore. Tra l’altro, come costruttore, è uno degli indagati per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio dal sostituto procuratore Gennaro Varone nell’ambito dell’inchiesta sul Comune di Spoltore. Questa mattina ha scritto su Facebook che oggi sarebbe stata una «giornata particolarmente....». Davanti al Punto Snai si sono radunati molti curiosi. Tra loro anche l’ex presidente del Consiglio regionale Marino Roselli ed il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito.
La lettera al direttore del Centro. «Lavoro nel settore delle costruzioni e delle scommesse. Da tempo abbiamo iniziato un complesso immobiliare denominato Babyrecidences con 72 appartamenti di cui venduti 68 sulla carta. Dopo i clamori dell inchiesta della procura e alcune altre vicissitudini, la banca che aveva finanziato l'opera non ha piu voluto erogare i fondi. Prima ci hanno applicato interessi pari a circa il 27,50%, poi hanno bocciato il piano di vendita dell intero complesso senza mai dare nessuna risposta per iscritto.Il nostro gruppo vanta propieta per quaranta milioni di euro, come risulta da una stima fatta da un tecnico per poter aderire a un fondo immobiliare di social ausing.
Protesto solo ed esclusivamente contro la banca nel tentativo di sbloccare il cantiere. L'obiettivo è cercare di garantire la casa a quelle persone che si sono fidate. Questa banca mi ha fatto perdere la dignita: non posso guardare mia figlia pensando che ci sia chi mi può accusare di averli derubati.
Ieri sera un cliente mi ha inviato un messaggio: "Marcello hai la mia stima e fiducia, ma ti ho consegnato tutti i miei risparmi, i risparmi di una vita, e penso di avere il diritto ad avere la casa per cui mi sono impegnato". Di fronte a queste parole non posso non mettere a repentaglio la mia vita e fare di tutto affinke io debba consegnare gli appartamenti e quindi ripagare la fiducia di cui mi hanno affidato i clienti».
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