Sociale, da settembre attivo il pronto intervento

Tutte le richieste di aiuto saranno indirizzate e raccolte da un numero dedicato al quale chi ha bisogno potrà rivolgersi. Sarà istituito anche un consultorio

MONTESILVANO. Il Comune di Montesilvano si dota di un nuovo strumento per rispondere al meglio al numero sempre maggiore di richieste d’aiuto che arrivano agli uffici del segretariato sociale. Da settembre sarà infatti attivato il pronto intervento sociale, uno strumento finora assente e che permetterà al Comune di rispondere in maniera efficace a tutte le domande, grazie a un’unica regia e a un’azione coordinata. Il servizio entrerà effettivamente in funzione già dai primi di settembre, come spiega l’assessore alle Politiche sociali Anthony Aliano: «Quando ho acquisito la delega ho trovato una situazione che era poco organizzata. Non c’era un indirizzo unitario nè un’azione politica programmata tra le varie figure istituzionali coinvolte». Fino ad adesso l’azienda speciale raccoglieva tutte le domande, ma le decisioni finali non venivano prese di concerto. Il risultato è l’offerta di servizi duplicati, la non erogazione o provvedimenti che non rispondono alle esigenze. «Se ci fosse stato un unico tavolo di regia», aggiunge Aliano, «non sarebbe accaduto che in questo mese sia la mensa che il punto di ascolto Caritas fossero chiusi».

Il pronto intervento sociale, strumento che era ormai necessario per una città di circa 54 mila abitanti, adopererà un’azione condivisa sul fronte delle emergenze: quella vestiaria, sociale, sanitaria, alimentare e abitativa. Lo sportello che recepirà le domande è sempre l’azienda speciale e l’operatore che risponderà materialmente alle chiamate sarà collocato all’interno di palazzo Baldoni in una locazione che si sta individuando. In sostanza l’obiettivo è di rendere unitaria l’azione e chi ha bisogno avrà a disposizione un numero dedicato al quale rivolgersi. È in fase di valutazione, ma è molto probabile che si realizzi, anche l’istituzione di un consultorio con medici, avvocati e commercialisti, professionisti che presterebbero gratuitamente la loro opera.

«Come amministrazione», spiega Aliano, «mettiamo sempre al centro famiglia, bambini e disabili, siamo contro l’assistenzialismo e a favore dell’autodeterminazione con una politica di inclusione sociale. Insieme al Comune e alla Caritas, un ruolo determinante sarà svolto dell’Azienda speciale. Abbiamo lavorato io e il sindaco Di Mattia, in sinergia con il direttore Eros Donatelli e il dirigente Terenzi, e con don Marco Pagniello della Caritas».

Per le esigenze abitative saranno previste forme di credito che permettano di coprire le spese di cauzione, per pagare i tre mesi di anticipo.

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