PESCARA
Sospesi i lavori anti-erosione, il Comune blocca le ruspe
Dopo le proteste, i balneatori vincono la battaglia. Il cantiere riaprirà in autunno
PESCARA. Sono stati sospesi ieri gli interventi di ripascimento morbido lungo la riviera sud di Porta Nuova. Riprenderanno «in autunno, dopo la stagione balneare». La conferma dell’interruzione dei cantieri anti-erosione è arrivata ai balneatori con un messaggio whatsapp inviato personalmente dal sindaco Marco Alessandrini alle 8.48 di ieri mattina.
La decisione è scaturita da un vertice convocato a Palazzo di città alle 7.30. Alla riunione, per stabilire il da farsi, erano presenti l’assessore al Demanio Marittimo Gianni Teodoro, i dirigenti del dipartimento tecnico e i vertici delle ditte appaltatrici dei lavori.
I cantieri che per settimane hanno imprigionato i bagnanti degli stabilimenti di viale Primo Vere, verranno tutti smantellati. Le ruspe delle ditte appaltanti hanno iniziato la smobilitazione delle transenne a partire dal lido Ombretta (l’ultimo a confine tra Francavilla e Pescara) nella tarda serata di ieri . I lavori proseguiranno anche oggi in direzione Pescara, fino a completa rimozione delle recinzioni di plastica rossa che hanno bloccato l’accesso al mare ai bagnanti. E sembrano essere stati proprio loro a creare dei varchi nelle transenne per tuffarsi in mare e cercare un po’ di refrigerio. Non è facile tenere i bimbi a cuocere sotto l’ombrellone. Cuore di mamma e papà si spezza quando il pargolo si avvicina alla transenna e scruta il mare dai piccoli oblò con il desiderio di giocare a riempire l’innaffiatoio di acqua e sabbia, come mostra la foto che pubblichiamo a centro pagina.
Hanno vinto «a metà» la loro battaglia contro il ripascimento a stagione avviata, i titolari dei 7 stabilimenti (Il Pirata, Ombretta, il Circolo della Vela, Rivadoro, Il Corallo, Coralba e Nuovo Tramonto) che per giorni hanno premuto contro l’amministrazione per stoppare gli interventi anti-erosione.
Utili, richiesti per mesi, necessari per rinfoltire tratti di centinaia di metri di spiaggia divorata dalle mareggiate. Lavori sollecitati anche negli ultimi due anni, come dimostrano le numerose lettere e diffide rimpallate tra imprenditori e Comune. Ma arrivati nei tempi sbagliati, a giugno, quando i lidi cominciano a riempirsi di clienti. Come accaduto in questi giorni, complice il caldo afoso e la voglia di tintarella dopo il maltempo delle settimane scorse. «Non ci sono vincitori in questa battaglia», commenta Angelo Sissa del Pirata, «perché il rinfoltimento della sabbia è importante per ripristinare le spiagge che la mareggiata si porta via. Spero che ora i burocrati del Comune abbiano compreso la lezione e soprattutto si trovino, e vengano puniti, i responsabili di questa perdita di tempo e denaro per tutti. Non ci vogliamo ritrovare nelle stesse condizioni il prossimo anno, come accade da otto anni. Adesso devono toglierci le transenne».
Parole pronunciate alle 12.13 di ieri mentre al largo, davanti al suo lido, la nave del ripascimento toglieva le ancore per ritornare in porto. E la ruspa abbandonava Il Pirata per dirigersi a sud, verso Ombretta, dove il gestore del lido Remo Toppi accoglieva in spiaggia i clienti storici, tra cui l’ex presidente della Provincia Antonio Di Girolamo e l’amico Nino Di Martino. Ultimati gli interventi di demolizione dei cantieri lungo la riviera sud, le ruspe, traslocheranno in contrada Pretaro a Francavilla. Previa ordinanza della Capitaneria di porto di Ortona, stanotte dovrebbero iniziare i lavori di ripascimento ai lidi che ne hanno fatto richiesta: Bagni Marcello, Vela Bianca, Baia delle Sirene, Nautilus e L’Approdo.