Stamina, l’ospedale di Pescara “Pronti a valutare il protocollo”. Vannoni: “C’è una speranza”

Primo incontro tra il presidente della fondazione stamina e la commissione sanità del consiglio regionale abruzzese. Il direttore del dipartimento di ematologia di Pescara, Di Bartolomeo: pronti a esaminare il protocollo con i tempi dovuti

PESCARA. I rappresentanti della Fondazione Stamina si sono detti pronti a fornire tutte le informazioni possibili al mondo della sanità abruzzese per arrivare a una autorizzazione alla sperimentazione negli ospedali della regione. La conferma arriva dalle dichiarazioni del presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni, al termine della riunione della Commissione Sanità del Consiglio regionale Abruzzese. Vannoni ha sottolineato che la politica abruzzese «ha fatto tutto quello che si poteva fare: infatti ha promosso una interazione tra i medici e i tecnici di Stamina» ed ha aggiunto che «come deve essere, gli esperti abruzzesi hanno giustamente chiesto un approfondimento tecnico-scientifico sulla metodica, e Stamina è disponibile a favorirli e ha cercato di produrre la maggior quantità possibile di documenti per far prendere a questi medici una decisione, a partire dalla documentazione che sarà prodotta a Miami nel mese di gennaio».

«Siamo disposti ad esaminare il protocollo nei tempi dovuti», ha dichiarato dal direttore del dipartimento di Ematologia dell'ospedale di Pescara, Paolo Di Bartolomeo, ai rappresentanti della Fondazione Stamina, nel primo confronto tecnico con la Commissione Sanità della Regione Abruzzo. Questa rassicurazione, cui è seguita la disponibilità da parte del presidente della Fondazione Stamina, Davide Vannoni, significa che nei prossimi giorni è prevista la prima riunione del comitato scientifico che, come sottolineato dai consiglieri regionali abruzzesi e dagli stessi medici, ha l'obiettivo di arrivare all'autorizzazione delle cure compassionevoli nella regione Abruzzo.

Vannoni ha chiarito anche che «c'è una speranza di poter fare una sperimentazione in Abruzzo, ma Stamina ha chiesto di rimanere come sua caratteristica, proprietaria della metodica e quindi è Stamina, che è una onlus senza scopi di lucro, che la sperimenterà negli ospedali». Per Vannoni «i prossimi passi, dopo che il comitato tecnico avrà valutato la congruenza e il percorso per l'attuazione, sono rappresentati dalla ricerca delle risorse e, per quanto riguarda Stamina, dalla formazione dei biologi da mandare in Abruzzo».

Intanto il padre della piccola Noemi, la bimba di Guardiagrele affetta da una malattia rara e in lista di attesa all'ospedale di Brescia dopo l'autorizzazione del Tribunale dell' Aquila, ha incontrato il presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, che è anche commissario per la Sanità. «È stato un incontro proficuo, ci siamo relazionati, continuiamo a dare voce ai malati, che la voce non ce l'hanno, perché noi siamo i loro portavoce», ha detto Andrea Sciarretta, il papà della bimba. «Non rilascio dichiarazioni questo è un fatto serio, stiamo lavorando», ha dichiarato Chiodi.

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