Stazione chiusa la notte, rivolta dei clochard a Pescara
Entra in vigore la chiusura dello scalo dalle 23,15 alle 4,45: la polfer per far sloggiare 100 senza tetto, tra cui un disabile in carrozzella, chiede il supporto degli agenti della volante
PESCARA. Attimi di tensione alla stazione ferroviaria di Pescara, ieri sera, quando oltre cento senzatetto sono stati costretti a lasciare la struttura, in cui generalmente passano le notti, in seguito al provvedimento di Rfi, entrato in vigore proprio ieri, che prevede la chiusura dei locali dalle 23.15 alle 4.45.
I senzatetto, tra cui un disabile in carrozzella, hanno portato via dalla stazione i propri effetti personali e, non sapendo dove andare, si sono posizionati nelle aree esterne alla struttura. Non sono mancate polemiche ed accuse nei confronti degli agenti della Polfer e di due vigilantes di un'agenzia privata a cui Rfi ha affidato il servizio. La Polizia ferroviaria, diretta da Davide Zaccone, ha dovuto chiedere supporto agli uomini della squadra Volante della Questura.
Il provvedimento di Rfi, ente che gestisce la stazione, è motivato dalla tutela della clientela e dell'immagine della stazione. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra tutti i soggetti coinvolti per discutere anche del problema sociale che si sarebbe venuto a creare, ma, di fatto, i senzatetto al momento non hanno un posto in cui passare la notte. Gli uomini della Polfer continueranno a monitorare la situazione stasera e nei prossimi giorni. La stazione, nelle ore notturne, resterà chiusa anche per i clienti e chiunque arriverà o dovrà partire da Pescara sarà accompagnato dalle guardie giurate.
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