PESCARA
Strada poco illuminata, assolto dall'omicidio perché il fatto non costituisce reato
L'incidente in cui venne travolto un 27enne nel 2019 sulla Regionale 602 tra Catignano e Civitaquana. Associazione familiari e vittime della strada si era costituita parte civile
PESCARA. Assolto perché il fatto non costituisce reato. Si conclude così, al Tribunale di Pescara, la vicenda sulla morte di Diallo Mamadou Thiana, 27enne travolto da un furgone la sera del 9 luglio 2019 sulla strada regionale 602 tra Catignano e Civitaquana. Alla guida del mezzo Jonathan Di Domizio, all'epoca 42enne, che, a causa probabilmente della scarsa illuminazione non si accorse della presenza, sul bordo della strada, di Mamadou che venne colpito e scaraventato tra i rovi. Il corpo senza vita fu trovato nel pomeriggio del giorno dopo.
Dopo indagini coordinate dal sostituto procuratore Marina Tommolini venne individuato il responsabile dell'investimento e si accertò che al momento dell'incidente stava parlando al cellulare. Di Domizio fu rinviato a giudizio per omicidio stradale e omissione di soccorso. Nel processo l'Associazione italiana familiari e vittime della strada figurava come parte civile.Al termine dell'udienza, la richiesta di archiviazione da parte della stessa pubblica accusa e l'assoluzione, perché il fatto non costituisce reato, da parte del giudice Anna Fortieri. Tra i fatti emersi dalle indagini, il fatto che la strada era scarsamente illuminata e che il giovane stava camminando su un tratto dove non avrebbe dovuto.