Tares, tassa dimezzata per i disoccupati

La maggioranza accoglie alcune proposte dell’opposizione, oggi forse l’accordo sul regolamento e poi il voto in aula

PESCARA. Si va verso un accordo tra maggioranza e opposizione sul nuovo regolamento per la Tares, la tassa sui rifiuti in vigore da quest’anno. Ieri pomeriggio, dopo un lungo confronto, l’assessore alle finanze Massimo Filippello ha deciso di accogliere alcune delle proposte di sconto avanzate dal Pd, Fli e Rifondazione comunista.

Resta in sospeso solo la richiesta avanzata dai democratici di ridurre la Tares agli albergatori che hanno registrato una riduzione della clientela, durante l’anno, superiore al 40 per cento. Via libera, invece, alla proposta di elevare il limite di reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per far rientrare nelle agevolazioni un numero superiore di contribuenti, rispetto a quanto previsto.

Quasi tutte accolte anche le richieste del capogruppo di Fli Massimiliano Pignoli. In particolare, la riduzione della tariffa Tares per i nuclei familiari che versano in uno stato di grave indigenza a causa della mancanza di reddito, in seguito alla perdita del posto di lavoro. Invece l’ipotesi di ridurre del 50 per cento la tassa per i nuclei familiari la cui fonte di reddito è costituita dalla cassa integrazione, dall’indennità di disoccupazione o di mobilità, è già prevista dall’amministrazione comunale nella bozza di regolamento all’esame del consiglio. Inoltre, Fli ha proposto di aumentare il limite di reddito Isee, da 15.000 a 16.500 euro annuo, delle giovani coppie che potranno usufruire di sconti del 20 per cento per cinque anni. Un’altra proposta prevede, infine, sconti dal 20 al 40 per cento a seconda della distanza dei cassonetti dalle abitazioni. Le richieste dell’opposizione e di una parte della maggioranza, accolte dagli uffici tecnici, saranno inserite in un maxi emendamento che dovrebbe essere votato questa mattina dal consiglio comunale. Sempreché l’accordo, raggiunto a fatica ieri pomeriggio, regga oggi fino al voto finale del regolamento.

Dopo l’approvazione, si passerà nelle prossime settimane a stabilire le tariffe. L’amministrazione comunale ha già predisposto sei simulazioni con aumenti di oltre il 200 per cento della vecchia Tarsu per alcune categorie e riduzioni della tassa sui rifiuti per altre. Secondo le previsioni, pagheranno di più le famiglie, cioè le cosiddette utenze domestiche e alcune utenze non domestiche. Una delle simulazioni, ad esempio, prevede aumenti della tassa del 220 per cento per i negozi di ortofrutta, pescherie, fioristi e pizza al taglio e del 215,4 per cento, per gli stabilimenti balneari.

Invece, gli aumenti per le famiglie dovrebbero aggirarsi tra il 25,9 e il 131,53 per cento, a seconda del numero dei componenti.

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