Tari, stop alle sanzioni fino al 10 aprile
I revisori dei conti bocciano la proroga per la prima rata, ma il Comune di Pescara trova un escamotage per chi non ha potuto pagare
PESCARA. Niente proroga per il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti, scaduta il 31 marzo scorso. In compenso, il Comune si è impegnato a non applicare le sanzioni e gli interessi fino a lunedì prossimo 10 aprile. È questa la soluzione adottata dall’amministrazione comunale per cercare di risolvere il pasticcio dei bollettini che anche quest’anno, in alcuni casi, sono arrivati in ritardo nelle case delle famiglie pescaresi. Fino a ieri c’erano ancora contribuenti che non avevano ricevuto gli avvisi di pagamento. L’assessore ai tributi Giuliano Diodati aveva annunciato nei giorni scorsi una proroga della scadenza della prima rata, ma ieri è arrivata una doccia fredda. I revisori dei conti hanno bocciato la delibera che l’assessore avrebbe dovuto portare domani in consiglio comunale per far approvare una proroga di almeno 15 giorni, poi diventata di 30. I revisori hanno spiegato che un allungamento dei tempi per il pagamento non sarebbe stato possibile, in quanto deciso a rata già scaduta. Da qui la decisione, ieri durante la conferenza dei capogruppo, di non presentare il provvedimento in aula perché avrebbe corso il rischio di essere illegittimo.
Così, l’assessore si è subito riunito con il responsabile della Ragioneria del Comune Andrea Ruggieri e successivamente con il vice direttore generale e dirigente ai Tributi Guido Dezio, per trovare una soluzione e, quindi, evitare che i contribuenti, che non sono riusciti a pagare nel termine stabilito la tassa sui rifiuti, possano incappare nelle sanzioni.
E la soluzione trovata non è mai stata adottata in passato. «Stiamo cercando», ha spiegato Diodati, «di venire incontro alle esigenze dei cittadini che hanno intenzione di usufruire della dilazione, esplorando una possibilità studiata dai nostri uffici finanziari e offerta dallo Statuto del contribuente e da altre normative di riferimento. Queste norme ci consentirebbero di non applicare sanzioni, né interessi, se il pagamento della Tari dovesse avvenire entro il prossimo 10 aprile».
A sostegno di questa tesi, l’assessore ha ricordato che «l’articolo 3, secondo comma, dello Statuto del contribuente stabilisce che in ogni caso le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti, la cui scadenza sia fissata anteriormente al 60esimo giorno della data della loro entrata in vigore o dell’adozione del provvedimento di attuazione in essa espressamente prevista».
«La delibera del consiglio comunale in approvazione alle tariffe Tari 2017», ha osservato Diodati, «costituisce atto prodromico e un allegato obbligatorio alla delibera di approvazione del bilancio di previsione ed è stata approvata lo scorso 10 febbraio. Dunque, in applicazione del principio di collaborazione tra pubblica amministrazione e contribuente, principio previsto dall’articolo 10 della legge 212 del 2000, non saranno applicate sanzioni, né interessi al pagamento della rata Tari, se questa avverrà entro il prossimo 10 aprile».
Insomma, chi si attendeva una proroga almeno fino al 15 aprile, ora dovrà correre a mettersi in regola. È facile immaginare di nuovo le file di contribuenti all’Ufficio tributi del Comune per richiedere copia dei modelli F24 non ancora recapitati. Se si tolgono sabato e domenica prossimi, restano a disposizione solo tre giorni per pagare. Dopodiché, da martedì scatteranno le sanzioni fino al 30 per cento. Ma i contribuenti potranno comunque utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso, che prevede sanzioni notevolmente ridotte.
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