Tari, stop alle sanzioni per chi pagherà in ritardo
Lunedì scade la prima rata, molti contribuenti non hanno ancora ricevuto gli F24 Forza Italia e Ncd accusano: «I bollettini da spedire imbustati solo tre giorni fa»
PESCARA. I modelli F24 precompilati per pagare la Tari, cioè la tassa sui rifiuti, non sono ancora arrivati alla gran parte dei 60mila contribuenti. Lunedì (slitta di un giorno perché il 31, cioè domani, è domenica) scade il termine per pagare la prima rata. L’assessore ai tributi Bruna Sammassimo ha ammesso un ritardo nelle spedizioni, ma ha assicurato che non verranno applicate sanzioni o interessi a chi verserà in ritardo. «Nel ricordare che si approssima la scadenza della prima rata Tari, fissata al primo giugno», ha detto l’assessore, «dobbiamo registrare un ritardo nell’arrivo dei modelli precompilati. Qualora i modelli non dovessero pervenire in tempo utile per rispettare la scadenza, i pagamenti si potranno comunque effettuare entro il 16 giugno prossimo, data ultima per il pagamento in un’unica soluzione, senza incorrere nel calcolo di interessi e sanzioni».
«Ricordiamo inoltre», ha aggiunto la Sammassimo, «che abbiamo predisposto sul sito del Comune (www.comune.pescara.it) la possibilità sia di verificare la propria posizione fiscale, sia di stampare i modelli F24 che sono opportunamente già precompilati con dati e importi, dunque pronti al pagamento, registrandosi e compilando il modulo richiesto con le proprie generalità».
Ma sui ritardi del Comune nell’inviare i bollettini infuria la polemica. «Sfugge davvero», ha affermato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «il senso dei soldi, circa 16mila euro, che saranno spesi per pagare una ditta per stampare e imbustare gli avvisi Tari da inviare a 60mila contribuenti». «È esecutivo solo dal 25 maggio», ha rivelato il capogruppo, «l’atto di aggiudicazione definitiva alla società che dovrà occuparsi del servizio. Quindi, gli avvisi che avrebbero dovuto essere recapitati almeno qualche giorno prima della scadenza del 31 maggio, arriveranno nelle case dei cittadini ben oltre la data di scadenza. Ha senso spendere denaro pubblico per inviare tardivi e, a questo punto, inutili avvisi?». Dello stesso avviso il capogruppo di Ncd Guerino Testa. «I cittadini vengono penalizzati due volte», ha fatto presente, «la prima, perché devono pagare le tasse più alte d’Italia; l’altra, perché non li mettono nemmeno in condizioni di pagarle». «Viste le numerose lamentele dei cittadini che non hanno ancora ricevuto gli F24», ha sottolineato il consigliere di Forza Italia, nonché vice presidente del consiglio comunale Eugenio Seccia, «mi chiedo se l’attuale amministrazione chiamerà ancora in causa la precedente amministrazione o acquisirà, finalmente, la consapevolezza della mancanza di capacità nel governare la città».
©RIPRODUZIONE RISERVATA