Teramo, Brucchi: «Serve agire sulle abitazioni private»
Il monito del sindaco di Teramo sul fronte dell'edilizia prima che arrivi l'inverno
«Bisogna accelerare la ricostruzione privata».
E’ questo il monito lanciato dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi in vista dell’inverno.
Se sul fronte dell’edilizia scolastica qualcosa si è mosso, fa notare il primo cittadino, per il ripristino delle abitazioni rese inagibili dal sisma “siamo fermi al palo”.
Brucchi ricorda il finanziamento ottenuto dal Comune per il recupero della scuola elementare San Giuseppe, che sarà il fulcro di un nuovo polo didattico in centro, e l’imminente arrivo dei Musp, i moduli provvisori per circa 500 studenti da utilizzare come “struttura jolly” quando saranno avviati gli interventi di adeguamento sismico degli edifici scolastici con indici di vulnerabilità meno rassicuranti.
«Sulle scuole abbiamo una programmazione così come per gli interventi sugli edifici pubblici», sottolinea Brucchi che richiama l’inserimento dei progetti di recupero della sede centrale del municipio e del museo civico tra quelli prossimi a ricevere finanziamenti statali. Non ci sono prospettive incoraggianti, invece, per il recupero delle abitazioni.
«Il piglio non è quello giusto», afferma Brucchi, «abbiamo oltre cinquemila sfollati e siamo fermi alla convenzione da sottoscrivere con l’ufficio speciale per la ricostruzione». (g.d.m.)
E’ questo il monito lanciato dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi in vista dell’inverno.
Se sul fronte dell’edilizia scolastica qualcosa si è mosso, fa notare il primo cittadino, per il ripristino delle abitazioni rese inagibili dal sisma “siamo fermi al palo”.
Brucchi ricorda il finanziamento ottenuto dal Comune per il recupero della scuola elementare San Giuseppe, che sarà il fulcro di un nuovo polo didattico in centro, e l’imminente arrivo dei Musp, i moduli provvisori per circa 500 studenti da utilizzare come “struttura jolly” quando saranno avviati gli interventi di adeguamento sismico degli edifici scolastici con indici di vulnerabilità meno rassicuranti.
«Sulle scuole abbiamo una programmazione così come per gli interventi sugli edifici pubblici», sottolinea Brucchi che richiama l’inserimento dei progetti di recupero della sede centrale del municipio e del museo civico tra quelli prossimi a ricevere finanziamenti statali. Non ci sono prospettive incoraggianti, invece, per il recupero delle abitazioni.
«Il piglio non è quello giusto», afferma Brucchi, «abbiamo oltre cinquemila sfollati e siamo fermi alla convenzione da sottoscrivere con l’ufficio speciale per la ricostruzione». (g.d.m.)