Termosifoni a singhiozzo Allagato il liceo Marconi

13 Dicembre 2012

PESCARA. Gli impianti termici delle scuole vanno ancora a singhiozzi: colpa della spending review e di una gestione centralizzata delle manutenzioni. Intanto, proprio ieri al liceo Marconi si è...

PESCARA. Gli impianti termici delle scuole vanno ancora a singhiozzi: colpa della spending review e di una gestione centralizzata delle manutenzioni.

Intanto, proprio ieri al liceo Marconi si è allagato il corridoio vicino alla presidenza. Per capire da dove arrivasse la perdita sono state necessarie alcune ore, come invece aveva ben compreso il preside Angelo Lucio Rossi: «Ho visto acqua nel corridoio», racconta, «qualche piccola competenza di idraulica ce l'ho: ho subito pensato che questa storia e quella dei termosifoni spenti fossero collegate. Così è stato, tanto è vero che attorno alle 18 i tecnici hanno trovato l'origine della perdita. Ora la questione dovrebbe essersi normalizzata. La scuola resta aperta».

Gli studenti ieri hanno manifestato davanti alla scuola per le aule troppo fredde: «La nostra protesta ha sollecitato l'intervento», dice soddisfatto lo studente Manuel Di Marco, «oggi entreremo in classe ma restiamo in allerta, e se il problema dovesse ripresentarsi chiederemo al preside la dichiarazione di inagibilità. Siamo al freddo da una settimana». Quello dell'impianto termico è un disagio piuttosto generalizzato nelle scuole superiori. Anche il Misticoni nei giorni scorsi ha visto andare a casa gli studenti, ma anche lì la situazione sembra essersi normalizzata. Per ora. La responsabilità, secondo l'assessore all'Istruzione Fabrizio Rapposelli risiede nel fatto che la Provincia per legge non assegna più tramite gara le manutenzioni a ditte locali che già conoscono le scuole ma deve farlo in maniera centralizzata affidandosi al numero verde Consip che smista gli interventi su tutto i territorio nazionale: «In particolare», dice Rapposelli, «noi abbiamo a che fare con la società Modus Fm, che evidentemente non è in grado di gestire i 76 plessi della provincia di Pescara. Ieri abbiamo messo in mora la ditta: stanno accadendo disagi gravi dappertutto. Non è possibile. Questo prima, con una gestione più “casalinga”, non accadeva. In questi giorni i nostri operai stanno intervenendo volontariamente per dare una mano. Problemi ce ne sono stati in passato, ma venivano risolti da ditte locali, che conoscevano le scuole e intervenivano con tempestività».

Paola M. S. Toro

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