PESCARA
Tifoso di Lecce accoltellato per vendetta
Il ragazzo, con due amici, avrebbe cantato ad alta voce l'inno della squadra di calcio salentina: è stato accerchiato e ferito. La Digos sulle tracce dei responsabili
PESCARA. Aggressione nella notte con un ferito per questioni di rivalità calcistica. Il fatto è accaduto in via Conte di Ruvo. Un giovane leccese, che era in compagnia di un conterraneo e di un amico di Pescara, è stato ferito con un coltello da cucina tra il petto e l’ascella sinistra. Il tutto perché, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, operata dagli agenti della squadra volante, i due salentini avrebbero intonato ad alta voce cori da stadio inneggiando alla squadra del Lecce. Ma quei coretti da stadio li ha sentiti chi non doveva. Li ha sentiti chi, con i leccesi, ha un conto aperto dopo l’assalto subìto dagli ultra biancazzurri il 31 marzo scorso alle porte della città salentina. Erano in 5-6, si sono avvicinati ai tre leccesi, e li hanno fronteggiati. A questo punto, uno dei pescaresi ha estratto il coltello colpendo il ragazzo di Lecce, mentre l’altro si rifugiava in un bar da dove ha chiamato i soccorsi. La coltellata è stata sferrata tra l’ascella e il petto. Per fortuna, una ferita poco profonda, sul lato destro del torace, che secondo i medici del pronto soccorso guarirà in 25 giorni. Ma a T.S., 33 anni, poteva andare peggio, se uno dei due amici non fosse riuscito a rifugiarsi in un locale e a chiamare la polizia. I dettagli dell’aggressione, su cui stanno lavorando i poliziotti della Volante intervenuti sul posto insieme con un’ambulanza del 118, li hanno raccontati vittima e testimoni. E dall’alba di ieri, gli investigatori della Digos, diretta da Leila Di Giulio, stanno lavorando per dare un nome e un volto al responsabile e agli altri che erano con lui.
L’ipotesi investigativa ritenuta più verosimile rispetto ai fatti narrati, per ora è quella dell’ostilità tra le due tifoserie. Ostilità storica, e rinforzata dalla guerriglia scatenata alle porte di Lecce dai tifosi salentini che un mese e mezzo fa hanno assaltato con bombe carta, mazze e fumogeni la carovana di pescaresi in trasferta per il recente match Lecce- Pescara.
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