Torna l’allarme smog
Le polveri sottili superano di nuovo i limiti in tre quartieri
PESCARA. La città è ripiombata in una cappa di smog. Dopo la neve e le piogge delle settimane scorse, le polveri sottili sono tornate a salire vertiginosamente. In base agli ultimi dati resi noti ieri dall’Arta, venerdì scorso tutte e tre le centraline di rilevamento dell’inquinamento di Pescara hanno segnalato il superamento dei limiti del Pm10, ossia le polveri sottili con diametro fino a 10 micron.
Insomma dopo la lunga pausa, durata dall’inizio dell’anno fino a pochi giorni fa, in cui i valori sono rimasti bassi grazie al maltempo che ha ripulito l’aria, ora è tornato l’incubo dell’inquinamento elevato, probabilmente causato dall’assenza totale di vento. Tuttavia, il primo segnale negativo era stato già registrato lunedì scorso 23 gennaio, quando la stazione di monitoraggio dell’Arta posizionata in via Sacco, nel cuore del quartiere periferico di Villa del fuoco, ha indicato 51 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite massimo di 50 consentito dalla legge per la sicurezza della popolazione. Poi, fortunatamente, la situazione è lievemente migliorata nei giorni successivi, anche se i valori delle polveri sottili sono rimasti alti un po’ in tutte le zone monitorate, al punto che la qualità dell’aria è stata giudicata scadente dai tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale.
Ma i dati del Pm10 di venerdì scorso 27 gennaio, gli ultimi resi noti ieri dall’Arta, sono di nuovo precipitati. Nella zona del teatro D’Annunzio, sulla riviera di Porta Nuova, la centralina ha segnalato 52 microgrammi per metro cubo, ossia 2 metri cubi in più del limite di sicurezza. Stesse cifre sono state registrate, rispettivamente, nella centralissima via Firenze e in via Sacco, estrema periferia ovest della città. E il giudizio sulla qualità dell’aria è passato da scadente a pessimo per tutte e tre le zone controllate dalle stazioni di monitoraggio dell’Arta. Ma bisogna ricordare, in proposito, che l’anno scorso si era chiuso con l’inquinamento alle stelle. Per gran parte dei mesi di novembre e dicembre le centraline di Pescara avevano registrato valori elevatissimi del Pm10, tanto da costringere il sindaco ad emanare un’ordinanza per imporre alla cittadinanza una limitazione dell’uso dei riscaldamenti con l’abbassamento di almeno un grado del calore domestico. Gli esperti, del resto, sono convinti che i riscaldamenti domestici siano tra le cause principali dell’aumento dello smog nel periodo invernale.
Per la verità, l’amministrazione comunale si stava preparando ad adottare anche misure per il contenimento del traffico, dato che a dicembre Pescara aveva superato i 35 giorni di Pm10 oltre i limiti dall’inizio dell’anno e la legge impone in questo caso l’adozione di misure urgenti.(a.ben.)
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