PESCARA

Tre auto a fuoco sotto i palazzi, si indaga su una ritorsione 

Caccia agli autori dell'incendio in via Moro a San Donato: telecamere al setaccio. I residenti spaventati: «Adesso basta, vogliamo andare via da qui. Non ci sentiamo al sicuro»

PESCARA. Tre auto a fuoco nel cuore della notte. E ora s’indaga su una possibile ritorsione che possa aver suscitato una reazione del genere. Si riaccende di nuovo l’allarme nel quartiere San Donato, una delle zone di Pescara dove negli ultimi mesi si sono già registrati episodi simili. E i residenti sono stanchi di vivere nella paura: molti si sono messi alla ricerca di nuovi appartamenti in zone più sicure e protette.
Il rogo Le fiamme sono divampate nella notte tra venerdì e sabato scorsi sotto il palazzo al civico 31 di via Aldo Moro, nel quartiere San Donato. Erano le 4,45 quando dai balconi dei due palazzi si sono affacciate decine di famiglie, improvvisamente svegliate dai rumori delle fiamme e dal forte odore di bruciato. Il tempo di sporgersi dal balcone e i residenti si sono trovati davanti ad una scena purtroppo non nuova. Tre macchine in sosta nel parcheggio, una accanto all’altra, in preda alle fiamme. Immediata la chiamata al centralino del 115. In via Aldo Moro sono subito arrivati i mezzi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Pescara. Le operazioni di spegnimento e di bonifica delle macchine sono andate avanti fino all’alba.
Aperta un’indagine Sul posto sono arrivati anche gli agenti della squadra mobile di Pescara, coordinati dal dirigente Gianluca Di Frischia, per i rilievi. Sull’incendio è stata quindi aperta un’indagine: ci sono tutti gli elementi per presupporre la natura dolosa del gesto. Gli agenti hanno passato al setaccio anche tutti i sistemi di videosorveglianza della zona: nei prossimi giorni arriveranno altri elementi utili a delineare cosa sia accaduto in via Aldo Moro.
I CITTADINI SPAVENTATI Quello della scorsa sera in via Moro è solo l’ennesimo rogo appiccato nel quartiere di San Donato. E i residenti sono stufi di questi episodi. «Siamo in cerca di una nuova casa, lontano da qui», racconta una residente che per motivi di sicurezza vuole mantenere l’anonimato, «non è la prima volta che assistiamo a questi fatti. Ci siamo svegliati d’improvviso per il forte odore di fumo. Non ci sentiamo sicuri in questo quartiere».