MONTESILVANO
Truffa del finto nipote, presi un 24enne e un 33enne
I truffatori avevano raggirato una coppia di anziani di 89 e 92 anni facendosi consegnare 5mila euro in contanti e preziosi oltre alle carte bancomat
MONTESILVANO. Si erano fatti consegnare denaro e preziosi da una coppia di anziani grazie alla truffa del finto nipote. Ma la polizia riesce a sorprendere i due truffatori arrivati in trasferta da fuori regione per mettere a segno il raggiro. Si tratta di due uomini di 33 e 25 anni. Alla coppia di coniugi, di 89 e 92 anni, prima di essere bloccati dagli agenti, si erano fatti consegnare denaro e preziosi per un ammontare complessivo di circa 5.000 euro, oltre alle loro carte bancomat con annessi i relativi codici pin.
E' successo nel pomeriggio di ieri, 5 settembre. Gli uomini della Squadra mobile avevano organizzato mirati servizi a seguito di alcune segnalazioni di tentativi di truffe telefoniche che nella mattinata avevano interessato la zona nord di Pescara e ritenevano che i truffatori fossero ancora in zona in cerca di vittime. A Montesilvano, dopo qualche ora, viene individuata una vettura con due uomini a bordo: nell'auto sono stati scoperti soldi e oggetti preziosi.
Le vittime avevano ricevuto poco prima una telefonata in cui un individuo, che si spacciava per il loro nipote, implorava i nonni di consegnare 5.000 euro alla persona che di lì a poco si sarebbe presentata alla loro porta, così da evitare che la madre (ovvero la loro figlia) venisse arrestata dai carabinieri. Quando le vittime avevano chiesto di poter parlare con la donna, il sedicente nipote, sempre più agitato, riferisce che ciò non era possibile in quanto la madre era trattenuta dai militari. I numerosi particolari forniti inducono la coppia di coniugi a credere alle parole del sedicente nipote, creando in loro un forte spavento e convincendoli a riporre in un sacchetto i contanti e tutti gli oggetti di valore che avevano in casa.
Gli anziani, dunque, seguono le istruzioni ricevute al telefono e consegnano il sacchetto all’uomo che si presenta nella loro abitazione. Tuttavia, poco dopo, vengono contatti nuovamente, sempre al telefono di casa, dalla stessa persona che chiedeva loro di consegnare anche le carte bancomat, perché il contenuto del sacchetto non era sufficiente a evitare l’arresto della loro figlia. L’89enne si sente male per lo stato di agitazione, mentre la moglie si precipita alla porta per consegnare anche i bancomat, con i relativi codici pin.
Gli uomini della mobile riuscono però a sorprendere quest’ultimo e il suo complice, rimasto in auto, pochi attimi dopo, mentre i due si stanno allontanando dall’abitazione delle vittime, che nel frattempo non avevano ancora realizzato di essere state raggirate ed erano ancora preoccupate per l’incolumità della loro figlia. I due uomini, alla vista delle pattuglie, tentano una breve fuga, ma vengono prontamente bloccati dal personale operante che trova la merce provento del raggiro, potendola così restituire alla coppia truffata.
La questura ribadisce che in nessun caso le forze dell’ordine richiedono denaro o oggetti di valore ai cittadini e, in caso di telefonate sospette, non bisogna esitare a contattare i numeri di emergenza 113 e 112.