Turni di notte per il predissesto
In consiglio l’ostruzionismo dei grillini blocca il risanamento dei conti comunali
PESCARA. È proseguita nella notte la maratona in consiglio comunale, cominciata lunedì scorso, per approvare la delibera che consentirà all’aministrazione Alessandrini di poter avviare la procedura di predissesto finanziario per risanare i conti dell’ente. Nonostante l’accordo di massima raggiunto tra maggioranza e opposizione nel pomeriggio di ieri, i lavori si sono bloccati lo stesso perché il Movimento 5 Stelle ha continuato l’ostruzionismo in aula con la presentazione di centinaia di emendamenti.
Così ieri sera, quasi a ridosso della vigilia dell’ultimo dell’anno, la maggioranza è stata costretta ad organizzare due turni notturni per proseguire l’esame della delibera, il primo dalle 20 alle 2 del mattino e il secondo dalle 2 alle 8.
E pensare nel pomeriggio si è assistito ad una svolta. I consiglieri di maggioranza e opposizione, dopo un paio di riunioni di carattere tecnico, hanno trovato finalmente un’intesa sulle modifiche da apportare alla delibera per la richiesta della procedura di predissesto. È stata concordata l’approvazione di una ventina di emendamenti presentati dal centrodestra, più un ordine del giorno, sempre dell’opposizione, con il quale si invita l’amministrazione comunale a non cancellare le agevolazioni già previste per i tributi Imu, Tasi, Tari e addizionale Irpef; a non aumentare le attuali tariffe a carico dei cittadini per i servizi degli asili nido e della refezione scolastica; a rimodulare la macrostruttura dell’ente (l’organizzazione dell’organico), con una riduzione delle posizioni dirigenziali; ad applicare delle misure di contenimento e ristrutturazione delle spese, a partire dal prossimo esercizio finanziario del 2015, con durata massima di 4 anni.
Gli emendamenti concordati e l’ordine del giorno non erano stati ancora approvati, fino a tarda sera. Positivo, comunque, il giudizio espresso dal centrodestra. «Con questo accordo», ha detto il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, «porteremo a casa un buon risultato. Innanzitutto, un’operazione verità sui conti, perché viene ricordato che l’ente sconta mancati incassi di partite importanti quali, ad esempio, il credito di circa 9 milioni vantati nei confronti dello Stato per per la gestione del palazzo di giustizia, il credito vantato nei confronti dell’Aca di altri 9 milioni, nonché i mancati incassi della Tares del 2013 per oltre 8 milioni di euro. Ecco da dove nascono le difficoltà finanziarie del Comune, non c’è quindi un buco». «Inoltre», ha proseguito D’Incecco, «c’è la garanzia di mantenere le agevolazioni tributarie già previste per alcune categorie evitando anche gli aumenti delle tariffe per asili e mense scolastiche. Ciò vuol dire che l’amministrazione dovrà ricorrere a maggiori tagli alle spese per risanare i conti e non ad altre tasse».(a.ben.)
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