Uccidono cinghiali, giovani nei guai
San Valentino: due trentenni sparano vicino alle case, un residente dà l’allarme
SAN VALENTINO. Sono stati gli spari a far scattare l'allarme. Due sere fa, a San Valentino, è stato necessario far intervenire i carabinieri per due giovani del posto che avevano appena ucciso due cinghiali, li avevano caricati su un mezzo e stavano per dileguarsi.
I due, 30 e 32 anni, sono stati denunciati dagli uomini dell'Arma della compagnia di Popoli, agli ordini del tenente Cleto Della Rosa, per violazione delle norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. Proprio i carabinieri, che in questi giorni sono impegnati nei controlli per monitorare il rispetto delle disposizioni anti-Covid e per prevenire i furti, spiegano come sono andate le cose a San Valentino.
Attorno alle 22 un cittadino ha composto il 112, segnalando degli spari a non più di 50 metri ca casa sua. La pattuglia di Manoppello ha raggiunto il paese e ha intercettato un furgone che si stava allontanando per cui lo ha fermato e controllato. A bordo c'erano i due giovani, che sono stati identificati e perquisiti. E quello che è successo dopo ha chiarito immediatamente le responsabilità sull'accaduto: sul cassonato c'erano, infatti, due cinghiali morti, oltre alla fodera di un fucile e a un faro, indispensabile per muoversi nelle ore notturne. Nessun fucile ma è verosimile che i due - entrambi con porto di fucile per la caccia - si siano accorti dell'arrivo dei carabinieri e vedendo l'auto di servizio che si avvicinava, abbiano nascosto l'arma o le armi e poi cercato di far perdere le tracce. A quel punto, dopo il ritrovamento delle carcasse, è partita una segnalazione al veterinario della Asl e un dipendente del Comune si è dovuto occupare del seppellimento degli orsi. I due bracconieri, che hanno dovuto rinunciare al bottino, sono stati denunciati all'attività giudiziaria, non avendo rispettato né gli orari né le distanze dalle abitazioni. In zona, e nell'area che va da Popoli a Scafa, gli avvistamenti di questi mammiferi sono continui, così come gli incidenti stradali provocati da cinghiali ma anche da cervi che nei periodi di siccità si spostano, tra l'altro, alla ricerca di acqua. E durante una battuta di caccia al cinghiale un uomo è stato ferito, meno di un mese fa, a Montebello, da un cacciatore. (f.bu.)
I due, 30 e 32 anni, sono stati denunciati dagli uomini dell'Arma della compagnia di Popoli, agli ordini del tenente Cleto Della Rosa, per violazione delle norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. Proprio i carabinieri, che in questi giorni sono impegnati nei controlli per monitorare il rispetto delle disposizioni anti-Covid e per prevenire i furti, spiegano come sono andate le cose a San Valentino.
Attorno alle 22 un cittadino ha composto il 112, segnalando degli spari a non più di 50 metri ca casa sua. La pattuglia di Manoppello ha raggiunto il paese e ha intercettato un furgone che si stava allontanando per cui lo ha fermato e controllato. A bordo c'erano i due giovani, che sono stati identificati e perquisiti. E quello che è successo dopo ha chiarito immediatamente le responsabilità sull'accaduto: sul cassonato c'erano, infatti, due cinghiali morti, oltre alla fodera di un fucile e a un faro, indispensabile per muoversi nelle ore notturne. Nessun fucile ma è verosimile che i due - entrambi con porto di fucile per la caccia - si siano accorti dell'arrivo dei carabinieri e vedendo l'auto di servizio che si avvicinava, abbiano nascosto l'arma o le armi e poi cercato di far perdere le tracce. A quel punto, dopo il ritrovamento delle carcasse, è partita una segnalazione al veterinario della Asl e un dipendente del Comune si è dovuto occupare del seppellimento degli orsi. I due bracconieri, che hanno dovuto rinunciare al bottino, sono stati denunciati all'attività giudiziaria, non avendo rispettato né gli orari né le distanze dalle abitazioni. In zona, e nell'area che va da Popoli a Scafa, gli avvistamenti di questi mammiferi sono continui, così come gli incidenti stradali provocati da cinghiali ma anche da cervi che nei periodi di siccità si spostano, tra l'altro, alla ricerca di acqua. E durante una battuta di caccia al cinghiale un uomo è stato ferito, meno di un mese fa, a Montebello, da un cacciatore. (f.bu.)