Un milione di clienti sulle nostre spiagge
Economia della costa abruzzese secondo l’Istat. C’è una ripresa. Le case in affitto incidono per il 30%
PESCARA. Il turismo in Abruzzo muove circa un milione e mezzo di persone ogni anno. Quello costiero, circa un milione.
E' il quadro che emerge dai dati Istat relativi alla nostra regione. Un quadro pressoché costante negli ultimi anni. Le statistiche regionali sono aggiornate ai dati raccolti nel 2016, che fanno riferimento al quadriennio 2012-2015 sulla base dei dati di presenze inviati dalle stesse strutture ricettive in Regione. Da tale fotografia emerge, nel lasso di tempo considerato, una leggera diminuzione degli arrivi nel corso degli anni, ma anche una lieve ripresa dei numeri nell'ultimo anno considerato, cioè il 2015. Se infatti gli arrivi in Abruzzo nel 2012 avevano sfiorato il numero di u milione e 580mila, questo numero è andato scendendo fino al 2014 toccando un milione e 411mila arrivi, salvo poi riprendersi nel 2015 arrivando a un milione e 489mila persone arrivate per turismo in Abruzzo da tutto il mondo. L'incremento di turisti dai paesi esteri è in gran parte da ricondurre al maggior numero di rotte che hanno interessato l'Aeroporto d'Abruzzo negli ultimi anni.
Da questi numeri, volendo considerare il turismo costiero, vanno sottratti quelli relativi alla provincia dell'Aquila, i cui arrivi ammontano a circa 400mila ogni anno. E ovviamente quelli delle altre province legate alle zone di montagna. I dati a disposizione della Regione riguardano le strutture ricettive accreditate come tali, escludendo quindi il mercato delle case in affitto, fenomeno meno controllabile anche grazie alle potenzialità della rete e dei vari portali di promozione ricettiva e che, sempre secondo il settore del turismo della Regione Abruzzo, il cui assessore di riferimento è Giovanni Lolli, pesa per il 30 per cento circa sul conto totale del turismo costiero. Relativamente alle previsioni per l'anno in corso e per l'estate che è alle porte, la Regione non si sbilancia ma sta lavorando ad un approvigionamento dei dati maggiormente tempestivo. E' infatti in corso la realizzazione di un osservatorio dedicato proprio ai flussi turistici.
Paola Toro
E' il quadro che emerge dai dati Istat relativi alla nostra regione. Un quadro pressoché costante negli ultimi anni. Le statistiche regionali sono aggiornate ai dati raccolti nel 2016, che fanno riferimento al quadriennio 2012-2015 sulla base dei dati di presenze inviati dalle stesse strutture ricettive in Regione. Da tale fotografia emerge, nel lasso di tempo considerato, una leggera diminuzione degli arrivi nel corso degli anni, ma anche una lieve ripresa dei numeri nell'ultimo anno considerato, cioè il 2015. Se infatti gli arrivi in Abruzzo nel 2012 avevano sfiorato il numero di u milione e 580mila, questo numero è andato scendendo fino al 2014 toccando un milione e 411mila arrivi, salvo poi riprendersi nel 2015 arrivando a un milione e 489mila persone arrivate per turismo in Abruzzo da tutto il mondo. L'incremento di turisti dai paesi esteri è in gran parte da ricondurre al maggior numero di rotte che hanno interessato l'Aeroporto d'Abruzzo negli ultimi anni.
Da questi numeri, volendo considerare il turismo costiero, vanno sottratti quelli relativi alla provincia dell'Aquila, i cui arrivi ammontano a circa 400mila ogni anno. E ovviamente quelli delle altre province legate alle zone di montagna. I dati a disposizione della Regione riguardano le strutture ricettive accreditate come tali, escludendo quindi il mercato delle case in affitto, fenomeno meno controllabile anche grazie alle potenzialità della rete e dei vari portali di promozione ricettiva e che, sempre secondo il settore del turismo della Regione Abruzzo, il cui assessore di riferimento è Giovanni Lolli, pesa per il 30 per cento circa sul conto totale del turismo costiero. Relativamente alle previsioni per l'anno in corso e per l'estate che è alle porte, la Regione non si sbilancia ma sta lavorando ad un approvigionamento dei dati maggiormente tempestivo. E' infatti in corso la realizzazione di un osservatorio dedicato proprio ai flussi turistici.
Paola Toro