Una casa per accogliere le donne vittime di abusi

11 Gennaio 2023

Il progetto del Comune per utilizzare un immobile confiscato alla criminalità Perazzetti: «Vogliamo valorizzare quel bene e offrire servizi ai cittadini»

CITTÀ SANT’ANGELO. Dar vita a una casa di accoglienza destinata alle donne vittime di violenza, in stato di pericolo, e ai loro bambini. È questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Città Sant’Angelo che ha presentato il progetto Casa delle donne - Centro di ospitalità in emergenza, un’iniziativa volta a sostenere la rete regionale e nazionale antiviolenza, potenziandola con una nuova struttura destinata a far fronte alle situazioni di emergenza. Per farlo, il sindaco Matteo Perazzetti e la sua giunta sperano di ottenere un finanziamento da 353 mila euro – grazie alla partecipazione al bando “Next Generation Eu” – utile a riqualificare integralmente e adeguare un immobile confiscato alla criminalità, assegnato all’ente comunale dall’Agenzia nazionale e poi dato nel 2021 in comodato d’uso gratuito all’associazione Ananke, ma attualmente inutilizzato.
L’appartamento, di cui non viene fornito l’indirizzo per garantire sicurezza alle future utenti, può ospitare fino a 10 persone e potrebbe essere utilizzato per offrire una prima e immediata ospitalità a donne vittime di violenza, e ai loro figli, per un periodo limitato di tempo, nell’attesa di individuare una soluzione più stabile e adeguata. La struttura prevede camere con bagno privato, spazi comuni e di condivisione, area gioco/studio per bambini ed adolescenti e ampi spazi esterni attrezzati. Il progetto proposto dal Comune angolano per l’ottenimento dei fondi del Pnrr prevede, tra le altre cose: l’adeguamento funzionale della struttura, al fine di accogliere le vittime di violenza in un contesto confortevole e riservato; il miglioramento delle prestazioni energetiche per rendere la struttura sostenibile da un punto di vista energetico ed ambientale; il miglioramento dell'accessibilità della struttura, rendendo l’edificio fruibile a utenti con ridotta o impedita capacità motoria.
«L’amministrazione ha posto al centro delle sue politiche e interventi il tema della valorizzazione e riqualificazione di beni sottratti alla criminalità organizzata per un riutilizzo sociale degli stessi», commenta il primo cittadino Perazzetti, «consapevole delle ricadute positive sulla collettività in termini di miglioramento della qualità della vita e incremento delle opportunità di sviluppo e benessere delle comunità di appartenenza». (a.l.)