Una scala a chiocciola per i disabili

Codici accusa: inaccessibili comando dei vigili e 2º piano

MONTESILVANO. Gli uffici del Comune sono inaccessibili ai disabili. A Palazzo Baldoni nessuna persona in carrozzella può raggiungere il comando della Polizia municipale, perché, com’è ovvio, gli sarebbe impossibile salire i gradini di una scala a chiocciola. Né può arrivare al secondo piano, dove si trova il settore Urbanistica, perché l’ascensore è rotto e lo scivolo è troppo ripido per chi non sia accompagnato. Piccoli frammenti di una Italia incivile, ma anche illegale, perché è una legge, la numero 104 del 1992, a imporre l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Una norma che a Montesilvano non è sempre rispettata, con l’approssimazione di coloro che pur non avendo un handicap fisico, hanno certo un difetto di sensibilità e di attenzione verso chi ha gli stessi diritti di cittadinanza.

A denunciare una situazione di illegalità che si protrae da troppo tempo è Stefano Martelli, segretario dell’associazione di difesa dei consumatori Codici (Centri per i diritti del cittadino) che adesso, in una lettera, chiede al sindaco Pasquale Cordoma il pieno rispetto della legge 104: «A palazzo Baldoni ci sono uffici pubblici che non sono raggiungibili da persone con disabilità e problemi di deambulazione, in quanto l’ascensore è inutilizzabile da un paio d’anni e nessuno ha mai provveduto alla riparazione. Per accedere ai piani superiori» prosegue, «c’è una rampa d’accesso molto ripida che non permette movimento autonomo da parte di chi si muove in carrozzella, mentre accedere al comando della polizia municipale è impossibile perché l’ufficio è dotato solo di una scala a chiocciola, in evidente contrasto con la legge: come può un disabile anche solo pagare una multa?».

Martelli chiede copia dei certificati relativi al rispetto della legge 104, ma anche della legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e il certificato di agibilità annunciando, in caso di rifiuto, una denuncia alla procura della Repubblica. Ma chiede, soprattutto, come provvedimento urgente, la delocalizzazione del comando dei vigili urbani. «Le precedenti amministrazioni hanno disatteso ogni impegno preso con il sottoscritto» ricorda Martelli, «Montesilvano, purtroppo, è ben al di sotto di ogni rosea aspettativa riguardo all’abbattimento delle barriere e la vivibilità delle persone diversamente abili». Al sindaco, dunque, l’appello alla «totale applicazione della legge 104 negli edifici pubblici e la promozione della normativa nel tessuto sociale».

Dopo mesi di lotte, resta intanto senza risposta la richiesta della Cgil di rimuovere le barriere architettoniche in un altro edificio pubblico: la sede del distretto sanitario della Asl, in via Nazionale Adriatica, davanti al quale, a maggio, il sindacato aveva promosso una manifestazione di protesta. «Chiediamo di sapere se l’ufficio esenzione ticket è stato spostato al piano terra, come ci era stato garantito dalla Asl e dal commissario straordinario» dice Claudio Ferrante, segretario aziendale del Comune della Cgil Funzione pubblica. «A noi, per il momento, non risulta».