CORONAVIRUS
Una settimana di vaccinazioni con Johnson & Johnson a Pescara, Montesilvano, Penne, Scafa e Spoltore
Iniziativa organizzata dalla Asl riservata agli over 60. Somministrazioni fino a domenica
PESCARA. Una settimana di vaccinazioni a Pescara, Montesilvano, Penne, Scafa e Spoltore con il vaccino monodose Janssen della Johnson & Johnson. L'iniziativa, organizzata dalla Asl di Pescara, è tuttavia riservata solo agli over 60, quindi ai nati fino al 1961.
I cittadini che rientrano in questa fascia di età, fa sapere la Asl in una nota, si possono immunizzare con il vaccino monodose della Johnson & Johnson che prevede una sola somministrazione, previo colloquio anamnestico con il medico vaccinatore. L'open week è partita ieri (domenica 20 giugno) e va avanti fino a domenica prossima (27 giugno) negli hub vaccinali di Pescara (Pala Fiere di via Tirino), Montesilvano (Pala Dean Martin), Penne (Contrada Campetto), Scafa (area ex cementificio) e Spoltore (Santa Teresa).
È possibile prenotare la vaccinazione tramite le seguenti modalità:
I cittadini residenti nel Comune di Pescara: accedendo sul sito web del comune di Pescara
I cittadini residenti nel Comune di Montesilvano: accedendo sul sito web del comune di Montesilvano
Per tutti gli altri cittadini della Provincia, che afferiscono gli hub vaccinali di Penne, Scafa e Spoltore, è possibile prenotare telefonicamente tramite il numero 085 4254502 dalle ore 8 alle ore 18 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle ore 8 alle 13.
Il giorno dell'appuntamento bisogna portare con sé il modulo di consenso informato e la scheda anamnestica già compilati (cioè la scheda che riporta le condizioni di salute e i farmaci assunti), disponibili alla pagina: https://www.ausl.pe.it/Sezione.jsp?idSezione=1388 oltre che la tessera sanitaria (codice fiscale). La Asl raccomanda di presentarsi all'appuntamento rispettando l'orario, indossando correttamente la mascherina chirurgica (coprire naso e bocca) per tutto il tempo di permanenza e indossando un abbigliamento comodo per scoprire la spalla in cui verrà somministrato il vaccino. Dopo la vaccinazione bisogna trattenersi nell'area di attesa per almeno 15 minuti.
Intanto la Asl Lanciano Vasto Chieti ha messo a disposizione dei medici di famiglia 12mila vaccini, da utilizzare entro il primo luglio, per somministrare nei loro ambulatori le dosi ai propri assistiti o anche agli assistiti degli altri medici di medicina generale. Si tratta di 3mila dosi di Johnson & Johnson, 4mila Pfizer e 5mila AstraZeneca. Per il prossimo mese sarà organizzata un'ulteriore distribuzione di vaccini da somministrare negli ambulatori dei medici. "Queste settimane sono determinanti per il successo della campagna vaccinale e per la salute dei nostri cittadini - ha scritto il direttore generale Thomas Schael in un messaggio ai sindaci - Siamo arrivati al 55% di prima dose. Per settembre dobbiamo essere tutti vaccinati per riprendere scuola e lavoro in sicurezza". L'obiettivo è riportare la vaccinazione nelle sedi istituzionali e ridurre l'afflusso di persone nei palazzetti, restituendoli prima possibile alla disponibilità dei sindaci e delle comunità locali.
In una nota diffusa dall'assessore del Comune di Pescara Nicoletta Di Nisio si cita una circolare del Comitato tecnico scientifico, firmata da Rezza, trasmessa l’11 giugno scorso, nella quale si legge che “il Cts ha raccomandato il vaccino Janssen per soggetti di età superiore ai 60 anni, anche alla luce di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica di Aifa”. Trattandosi infatti di un vaccino adenovirale come quello di AstraZeneca, anche per J&J vale lo stesso principio di precauzione volto a evitare il seppur raro rischio di Vitt nella popolazione più giovane. Tuttavia - prosegue il testo - “il Cts ha inoltre previsto la possibilità che si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione, e che, in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente”. “In particolare – precisa la circolare – il vaccino di cui trattasi potrebbe essere somministrato in determinate circostanze, come ad esempio nel caso di campagne vaccinali specifiche per popolazioni non stanziali e/o caratterizzate da elevata mobilità lavorativa e, più in generale, per i cosiddetti gruppi di popolazione hard to reach. Infatti, in tali circostanze, peraltro già indicate dal Cts, considerate le criticità relative alla logistica e alle tempistiche della somministrazione di un ciclo vaccinale a due dosi, il rapporto benefico/rischio della somministrazione del vaccino Janssen in soggetti al di sotto dei 60 anni potrebbe risultare favorevole”.