L'iniziativa

Questo l'ho fatto io tra hobby e genialità

Ogni mercoledì nell'inserto degli annunci del Centro una rubrica dedicata a piccoli inventori, collezionisti, amanti deglli hobby più stravaganti. Dal tubo di rame trasformato in lampada alla culla leda al solleva-pallet, un invito ai lettori a pubblicizzare le proprie creazioni attraverso il Centro

PESCARA. I lettori del Centro avranno notato che da tre settimane l'inserto degli Annunci gratuiti che esce ogni mercoledì dedica una rubrica fissa a piccoli inventori, hobbisti, collezionisti e piccoli artigiani. La rubrica si intitola "Questo l'ho fatto io", e finora ha presentato ai lettori del Centro tre belle idee, piccoli colpi di genio che oltre a una buona manualità e alle giuste conoscenze meccaniche hanno richiesto quel tocco di fantasia e amore per le cose fatte in casa che non tutti hanno. Abbiamo cominciato mercoledì 14 gennaio con la lampada Ramè inventata dal nostro lettore Francesco Maragno. Si tratta di un tubo di rame arrotolato a mo' di serpente al cui interno sono state inseriti dei led. Alcuni buchi fatti al centro e alla sommità del tubo fanno in modo che piccoli fasci di luce illuminino lo spazio in cui questa lampada leggerissima viene attaccata alla corrente.

Sicuramente più lavorata e più dedicata a un pubblico anziano la macchina solleva-carica pallet inventata da Mario Giampietro e pubblicata sul Centro del 21 gennaio. Con i sacchi di pallet che pesano minimo 15 chilogrammi, infatti, non è mai semplice caricare la stufa di casa. Il lettore Mario Giampietro lo ha risolto ideando e costruendo un sollevatore che permette di
caricare agevolmente il combustibile nel serbatoio: la particolarità è che, dopo aver alzato il sacchetto oltre l’altezza del vano, il dispositivo permette di ruotare e far scorrere il vassoio di carico fino a portare il sacchetto in asse con la bocca del serbatoio. A quel punto, non resta che aprire il sacchetto, operazione facilitata da una
feritoia attraverso cui far scorrere un taglierino. La struttura di sostegno è realizzata interamente in ferro. Il piano di sollevamento con tramoggia è costituito da tre elementi: una parte saliscendi, un piano di rotazione e un piano di scorrimento. La movimentazione è affidata a un motore per tergicristalli alimentato da una batteria per auto e comandato a distanza con una pulsantiera via cavo.

  Una poetica culla di legno ispirata al mito greco di "Leda e il cigno" che racconta e custodisce in se la gioia e il mistero di una nuova nascita. E’ il prodotto della falegnameria artigianale Artelegno dei fratelli Aldo e Luciano di Bernardo di Sante Marie, che attraverso Slow Wood ha incontrato l’estro di due giovani designer, Leda Urbanucci, di Chieti, e Cristina Ciarnelli. La piccola invenzione molto glamour è presente sull'ultimo inserto degli Annunci. Versatile e leggera, Leda è composta da una calotta in legno di Obeche leggero e robusto, realizzata dalla falegnameria Artelegno Di Bernardo. Con la sua forma organica la calotta in legno si può facilmente sollevare e spostare dal leggero basamento in metallo e tessuto bi-elastico, realizzato dalla tappezzeria Tiberio Tollo di Chieti, che a sorpresa rivela una comoda ed elegante poltroncina a scomparsa da utilizzare per riposare e allattare. Tutte le fasi di progettazione e lavorazione sono state svolte in rete, proprio come il criterio Slow Wood propone.

E il prossimo inserto? Quale produzione artigianale, quale piccola e operosa invenzione verrà proposta al grande pubblico dei lettori del Centro? Lo vedremo insieme il prossimo mercoledì 4 febbraio, nel frattempo chi vuol far conoscere le proprie idee può mandare due righe di presentazione insieme alle foto in formato jpeg all'indirizzo email  red.abruzzo@ilcentro.it. La pubblicazione è assolutamente gratuita e a discrezione del direttore del Centro. (Luigi Di Fonzo)

 

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