Il dirigente biancazzurro
Acciavatti: uno stadio più moderno
Lavori per un milione: nuovi bar, poltroncine e più accessi
PESCARA. «L’aumento c’è stato, tutelando i nostri fedelissimi ma naturalmente ognuno è libero di criticare o condividere, ma ci saranno anche investimentiper offrire servizi e dotare lo stadio di strutture nuove. Almeno un milione di euro, a fondo perduto, perché resteranno in dotazione all’impianto, che è comunale». Alessandro Acciavatti, responsabile della campagna abbonamenti del Pescara, si assume in prima persona una ricca quota di responsabilità per la strategia sugli abbonamenti , ma ci tiene a sottolineare che il fine è più che sano: «Certo, col senno di poi potevamo essere un po’ più popolari, però i prezzi sono adeguati allo spettacolo e alla linea che ci siamo dati, garantire bilanci sani. Quando usciremo, la società non dovrà avere un euro di debiti».
Nel dettaglio dove sono gli investimenti?
«A parte le zone disabili, dove i lavori saranno a carico del Comune, interverremo in tutti i settori, cominciando dal ristoro. Il nuovo bando consentirà di attrezzare, oltre all’area della tribuna d’onore, due bar da 30metri quadri per le tribune centrali e laterali, che sorgeranno a piano terra, tra le scalinate. Aree ristoro adeguate si faranno anche per Distinti e curve, con fondi nostri».
Oltre al ristoro, lo stadio ha molti altri punti critici, a cominciare dagli accessi.
«Interverremo anche lì, saranno creati tornelli dedicati per abbonati, biglietti e servizi, in modo da snellire al massimo il transito dei circa 18mila spettatori a partita che si stima di avere. Gli steward aumenteranno fino a circa 300 e saranno più presenti, si rivedrà anche viabilità e parcheggi ».
Ai prezzi attuali anche sugli spalti qualche lavoro servirebbe. Specie per le prime file.
«Lì le critiche andrebbero fatte a chi ha ristrutturato l’impianto ignorando le esigenze degli spettatori. La società può far poco, ma abbiamo escluso i primi quattro gradoni in basso dagli abbonamenti. E sui biglietti ci sarà l’avvertenza. Inoltre abbiamo previsto di modificare la cartellonistica (600mila euro di spesa) passando dal metro e mezzo a 80 centimetri di altezza. Capisco che non basta ma è il massimo che potevamo fare adesso».
Il programma di interventi prevede ancora, 243mila euro per il cambio delle poltronicine nelle tribune centrali, la realizzazione di box ai lati delle tribune inferiori e superiori, ammodernamento degli spogliatoi e una serie di lavori su tribune e distinti per alloggiare le 14 telecamere per le dirette («perdiamo un centinaio di posti solo per questi adempimenti») e infine non ci sarà la giornata biancazzurra (prezzi fissi tutto l’anno). «Se volevamo candidarci al Comune», chiude tra l’ironico e il polemico Acciavatti, «potevamo continuare con prezzi popolari e società indebitata. Ma abbiamo scelto la strada della serietà. E quanto agli omaggi, per chiudere, si sappia che 500 sono per i nostri tesserati e dipendenti (2 a testa), e quelli di soci e sponsor sono gratis solo in apparenza». (w.n.)
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