Al Bano infiamma lo stadio «Sono legato all’Abruzzo»
Il cantante si esibisce nel prepartita e lancia l’appello: «Basta violenza sulle donne» All’artista donata una maglia neroverde. In campo anche il direttore di Novella 2000
CHIETI . «Evviva sempre le donne». Al Bano Carrisi entra allo stadio Angelini venti minuti prima della partita e lancia un messaggio a favore della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che sarà celebrata oggi. «Ognuno di noi ha una mamma. Siamo tutti frutto di quell’amore. Evviva le donne», dice l’81enne cantante di Cellino San Marco, ospite della società neroverde per animare il prepartita di Chieti-Atletico Ascoli.
Un omaggio alle donne che «non devono essere trattate come un oggetto», ricorda l'artista prima di esibirsi con tre canzoni del suo immenso repertorio: “Ci sarà”, “Amanda è libera” e “Felicità”. Inconfondibile la sua voce. Il pubblico apprezza e lo riempie di applausi. «Vi amo», risponde Al Bano che riceve in regalo una maglia personalizzata del Chieti con il numero undici prima di accompagnare in campo le due squadre per lanciare in cielo i palloncini rossi simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Poi il giro di campo per salutare i tifosi della tribuna e della curva Volpi. «Il mio rapporto con l’Abruzzo è fantastico. Quando posso, ci torno volentieri. Ricordo nel 2009 quel fantastico progetto Artisti Uniti per l’Abruzzo per aiutare a raccogliere fondi per la ricostruzione post terremoto. Sono contento di aver dato il mio contributo per l’Abruzzo».
A 81 anni ha ancora la forza di un ragazzino. E non ha nessuna voglia di fermarsi. Vuole esserci al prossimo festival di Sanremo. «Aspettiamo il 2 dicembre per conoscere il responso di Carlo Conti. Ho presentato due brani, incrociamo le dita. Vorrei chiudere un conto in sospeso con Sanremo, dopo l’ingiusta eliminazione del 2017».
Al Bano è stato accompagnato dal giornalista Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, un altro personaggio dello spettacolo chiamato dalla società. Anche lui ha acceso i riflettori sulla giornata internazionale dell’eliminazione della violenza sulle donne con la partecipazione dei giocatori neroverdi e ascolani che hanno lasciato a bordocampo le scarpe rosse simbolo della lotta al femminicidio. «Il dovere di noi uomini è proteggere le donne», dice Alessi, «dev’essere un filo conduttore della nostra vita, un dovere sociale. Vedo che qui a Chieti le donne grazie a Virgo entrano allo stadio gratis. È l’unico stadio in Italia dove questo avviene. Complimenti a questa società che diffonde i valori dell’inclusione e del rispetto. Dispiace solo vedere uno stadio del genere ospitare solo 4mila spettatori quando, invece, potrebbe contenerne molti di più. Mi auguro che le istituzioni capiscano e aiutino la società ad ampliare la capienza». (g.g.)