Antonetti: il Teramo ha perso con dignità
«E adesso pensiamo all’Apoel: servirà un’impresa, ma ce la possiamo fare».
TERAMO. Perdere di 24 punti e conservare la faccia. Almeno questo al Teramo è riuscito al PalaMenssana, palazzetto da dove difficilmente qualcuno uscirà con i due punti e non sarà infrequente vedere scarti del genere.
I biancorossi hanno lottato contro una Montepaschi Siena che solo pochi giorni prima era andata a Zagabria a infliggere un distacco umiliante a una squadra come il Cibona, mica l’ultima arrivata. Insomma non si può dire, nonostante il punteggio, che il Teramo abbia fatto una figuraccia. Di questo è convinto il presidente Carlo Antonetti quando dice: «Secondo me siamo usciti con grande dignità». E lo dice senza accampare l’alibi degli infortuni che pure stanno condizionando pesantemente questo avvio di stagione.
«Siamo ancora alla ricerca di un nostro equilibrio e della forma migliore», ammette Antonetti, «ma questa non vuole essere una scusante. In quel campo è molto difficile giocare, ma ho visto un bellissimo atteggiamento della squadra, che ha lottato, che ha giocato cercando di essere squadra e non facendo degli assoli. Perdere dispiace sempre, ma contro uno squadrone come Siena ci sta».
Ci sta, anche se il dato delle palle perse - trenta - non depone tanto a favore dei biancorossi, segno che Siena ha sovrastato Teramo anche sul piano fisico e dell’aggressività. «Quello delle palle perse», è l’analisi del presidente, «è certamente il dato che ci ha penalizzato di più. Anche se noi abbiamo aggredito, abbiamo pressato, alla fine le palle perse sono state decisive. Ma loro ti fanno sbagliare perché sono molto aggressivi».
«Ora però», continua Antonetti, «siamo concentrati sulla partita di martedì sera, dove dovremo compiere un’impresa». Martedì sera a Teramo c’è il match di ritorno contro l’Apoel Nicosia, che a Cipro ha battuto il Teramo di 14 punti. Bisogna vincere con uno scarto di 15 per poter restare in Eurocup e non “retrocedere” in Eurochallenge. Più che un’impresa ci vorrebbe quasi un miracolo. Antonetti, però, non intende partire battuto: «Sicuramente sarà molto difficile, però ci proveremo e sono convinto che abbiamo le carte in regola per poterlo fare, insieme al nostro pubblico. Sarà molto importante avere il nostro pubblico; lì (a Nicosia ndr) non c’era quasi nessuno ed è stato un fatto negativo. Onoreremo al meglio questa partita: questa sfida ce la vogliamo giocare fino in fondo».
Tornando a Siena, da segnalare il saluto dell’allenatore della Montepaschi Simone Pianigiani a Tommaso Marino, play del Teramo, appena sbarcato in serie A: «Sono contento per aver visto in campo Marino, un ragazzo di Siena che se lo merita. Oltre che un bravo giocatore è una persona ottima. E’ cresciuto ogni anno e ho avuto la fortuna di allenarlo per quasi tutta la trafila giovanile. Merita di essere dov’è adesso».
I biancorossi hanno lottato contro una Montepaschi Siena che solo pochi giorni prima era andata a Zagabria a infliggere un distacco umiliante a una squadra come il Cibona, mica l’ultima arrivata. Insomma non si può dire, nonostante il punteggio, che il Teramo abbia fatto una figuraccia. Di questo è convinto il presidente Carlo Antonetti quando dice: «Secondo me siamo usciti con grande dignità». E lo dice senza accampare l’alibi degli infortuni che pure stanno condizionando pesantemente questo avvio di stagione.
«Siamo ancora alla ricerca di un nostro equilibrio e della forma migliore», ammette Antonetti, «ma questa non vuole essere una scusante. In quel campo è molto difficile giocare, ma ho visto un bellissimo atteggiamento della squadra, che ha lottato, che ha giocato cercando di essere squadra e non facendo degli assoli. Perdere dispiace sempre, ma contro uno squadrone come Siena ci sta».
Ci sta, anche se il dato delle palle perse - trenta - non depone tanto a favore dei biancorossi, segno che Siena ha sovrastato Teramo anche sul piano fisico e dell’aggressività. «Quello delle palle perse», è l’analisi del presidente, «è certamente il dato che ci ha penalizzato di più. Anche se noi abbiamo aggredito, abbiamo pressato, alla fine le palle perse sono state decisive. Ma loro ti fanno sbagliare perché sono molto aggressivi».
«Ora però», continua Antonetti, «siamo concentrati sulla partita di martedì sera, dove dovremo compiere un’impresa». Martedì sera a Teramo c’è il match di ritorno contro l’Apoel Nicosia, che a Cipro ha battuto il Teramo di 14 punti. Bisogna vincere con uno scarto di 15 per poter restare in Eurocup e non “retrocedere” in Eurochallenge. Più che un’impresa ci vorrebbe quasi un miracolo. Antonetti, però, non intende partire battuto: «Sicuramente sarà molto difficile, però ci proveremo e sono convinto che abbiamo le carte in regola per poterlo fare, insieme al nostro pubblico. Sarà molto importante avere il nostro pubblico; lì (a Nicosia ndr) non c’era quasi nessuno ed è stato un fatto negativo. Onoreremo al meglio questa partita: questa sfida ce la vogliamo giocare fino in fondo».
Tornando a Siena, da segnalare il saluto dell’allenatore della Montepaschi Simone Pianigiani a Tommaso Marino, play del Teramo, appena sbarcato in serie A: «Sono contento per aver visto in campo Marino, un ragazzo di Siena che se lo merita. Oltre che un bravo giocatore è una persona ottima. E’ cresciuto ogni anno e ho avuto la fortuna di allenarlo per quasi tutta la trafila giovanile. Merita di essere dov’è adesso».