Aukstikalnis, il bomber del Baltico: «Roseto da A2»

9 Novembre 2024

Basket serie B, l’ala lituana dei biancazzurri: «Qui per vincere, adoro il mare. L’italiano? Difficilissimo»

ROSETO. L’uomo di punta di questa Roseto schiacciasassi è Lukas Aukstikalnis, esterno lituano classe 1995 arrivato in estate nel Lido delle Rose dopo l’ottima stagione passata a Imola dove aveva numeri talmente importanti da diventare oggetto delle attenzioni estive di Pielle Livorno e Omegna.
Ma alla fine a spuntarla fu con un blitz la Liofilchem Roseto che adesso si gode le prestazioni del talentuoso cestista che fattura 17.5 punti in 25 minuti di media giocati, tirando con le solite mostruose percentuali: l’ottimo 51% da 2 punti e soprattutto l’irreale 54% da 3, numero che in realtà non racconta compiutamente il peso di certi missili sparati nei finali di gara: a Montecatini domenica scorsa contro la Gema (altra squadra termale), ma anche prima contro gli Herons così come a Fabriano, posti dove se lo ricordano tutti bene visto che con la sua precisione al tiro ha indirizzato i finali di gara verso la vittoria rosetana.
Aukstikalnis è proprio il giocatore che mancava al Roseto per rilanciarsi.
Lukas, Roseto prima a punteggio pieno dopo 9 turni. Siete una macchina inarrestabile?
«No, non credo anche se lavoriamo in questa direzione. Diciamo che la nostra squadra è molto forte, e ha un carattere che mostriamo in ogni match».
È nato in Lituania dove la pallacanestro è sport nazionale. Ci può raccontare la sua carriera?
«Ho cominciato nella mia città natale, Panevezys, dove ho giocato per quattro stagioni lottando negli ultimi due anni sia per le prime posizioni in campionato, sia per andare nelle Coppe Europee. Da lì sono andato nella seconda serie spagnola tornando poi in Lituania per un anno. E poi Francia, Romania e infine Imola nella scorsa stagione».
L’anno scorso in A2 ha mostrato ottime capacità balistiche chiudendo il campionato col 46% alle bombe (52% nei playofft). In estate tanti l’hanno cercata ma ha scelto Roseto. Perché?
«Semplice, per vincere il campionato».
Come le chiede di giocare coach Gramenzi?
«Con alta energia e ritmo, leggendo ogni situazione e posizione».
Come si trova coi compagni di squadra?
«Siamo un ottimo gruppo, fatto di persone di buon carattere».
Come passa il suo tempo libero?
«Mi piace il mare, quando posso faccio passeggiate sulla spiaggia».
E con l’italiano come va?
«Cerco ogni giorno di capire di più della vostra lingua, ma parlarla è la parte per me più difficile».
Aukstikalnis fuori dal campo che tipo di uomo è?
«Un tipo pacifico, che tratta tutti allo stesso modo e cerca di essere la versione migliore di sé».
L’idolo giovanile?
«Kobe Bryant».
Marco Rapone
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