La maglia rosa Egan Bernal, 24enne colombiano della Ineos Grenadiers

CICLISMO / 16ª TAPPA

Bernal stacca tutti e mette l'ipoteca sul Giro, buon 4° posto per Ciccone

Il colombiano vince per distacco a Cortina e aumenta il vantaggio sugli inseguitori. Il ciclista teatino resta in sesta posizione nella classifica generale a 51" dal podio

CORTINA. Egan Bernal è virtualmente il padrone del Giro d'Italia edizione 104. Il colombiano della Ineos vince in solitaria nella tappa numero 16, quella delle Dolomiti: tappa regina a metà, accorciata da 212 a 153 chilometri dall'organizzazione per il maltempo, e i corridori non hanno percorso i passi Fedaia e Pordoi. Da Sacile a Cortina d'Ampezzo solo due (anziche' quattro) Gran premi della montagna, ovvero la Crosetta e il passo Giau che, venendo annullato il Pordoi, è stata la nuova Cima Coppi. Una decisione che ha scatenato qualche polemica. Bernal scatta in salita prima di passare il Giau, a 20 km dall'arrivo, solo Damiano Caruso riesce a stargli dietro, insieme a Romain Bardet. Giulio Ciccone si difende bene, anche se alla fine giunge quarto al traguardo a 1'.18" dal vincitore. Il ciclista teatino conserva il sesto posto nella classifica generale, ma il suo ritardo dal leader sale a 4.31".

La maglia rosa si toglie anche il gusto di levarsi di dosso all'ultimo l'ormai celebre mantellina nera della Ineos, particolarmente aerodinamica e usata in incognito anche da qualche altro team, e mostrare l'orgoglio di essere in rosa e con sempre maggior autorevolezza. Caruso chiude alle spalle di Bardet ma è secondo in classifica generale, lista in continuo cambiamento con un solo centro di gravità permanente: il colombiano che vuole fare il giornalista dopo "aver vinto tutto". E magari qualcuno avrà sperato ancora nel suo tanto spesso evocato mal di schiena: solo pretattica, appare ormai chiaro. Da segnalare la bella fuga di Vincenzo Nibali che, insieme ad altri cinque corridori, vivacizza la tappa. Alla fine la rimonta del gruppo della maglia rosa e l'attacco devastante di Bernal rendono vano l'attacco dello Squalo che chiude al 17° posto, recupera due posizioni in classifica e sale in quindicesima posizione.

ORDINE D'ARRIVO 
1 Egan Arley BERNAL GOMEZ (INEOS GRENADIERS)

2 Romain BARDET (TEAM DSM) 27"

3 Damiano CARUSO (BAHRAIN VICTORIOUS) 27"

4 Giulio CICCONE (TREK-SEGAFREDO9 1':18"

5 Hugh John CARTHY (EF EDUCATION - NIPPO) 1':19"

6 Joao Almeida (DEUCEUNINCK QUICK-STEP) 1':21" 

7 Aleksandr Vlasov (ASTANA-PREMIER TECH) 2':11"

8 Gorka Izagirre Insausti  (ASTANA-PREMIER TECH) 2':31"

9 Davide Formolo (UAE TEAM EMIRATES) 2':33"

10 Tobias Svendsen Foss (JUMBO - VISMA) 2':33"

CLASSIFICA GENERALE
1 Egan Arley BERNAL GOMEZ (INEOS GRENADIERS) 66:36:04
2 Damiano CARUSO (BAHRAIN VICTORIOUS) 2:24
3 Hugh John CARTHY (EF EDUCATION - NIPPO) 3:40
4 Aleksandr VLASOV (ASTANA - PREMIER TECH) 4:18
5 Simon Philip YATES (TEAM BIKEEXCHANGE) 4:20
6 Giulio CICCONE (TREK-SEGAFREDO) 4:31
7 Romain BARDET (TEAM DSM) 5:02
8 Daniel Felipe MARTINEZ POVEDA (INEOS GRENADIERS) 7:17
9 Tobias S. FOSS (JUMBO-VISMA) 8:20
10 João ALMEIDA (DECEUNINCK - QUICK-STEP) 10:01