Calcoli e autostima, Pescara ora ci crede 

PESCARA. Il Pescara respira ancora. Dopo giorni di apnea, complici il digiuno di vittorie durato ben sette gare e qualche exploit delle altre pretendenti, il ritorno al successo contro il Livorno ha rilanciato le quotazioni dei biancazzurri nella lotta salvezza. Così, grazie al prezioso gol di Riccardo Maniero l’undici di Andrea Sottil è di nuovo padrone del proprio destino.
Venerdì sera (ore 21) a Verona in caso di successo contro il Chievo la permanenza in serie B sarà aritmetica senza attendere gli esiti delle altre partite in programma. La speranza è che l’1-0 di due giorni fa abbia scacciato i fantasmi dalle menti dei giocatori, apparsi intimoriti anche al cospetto di un avversario retrocesso a 5 turni dalla fine.
I possibili scenari. Come detto, una vittoria garantirebbe la salvezza senza aspettare notizie dagli altri campi. Il compito è tutt’altro che agevole, dal momento che il Chievo si trova nelle stesse condizioni del Delfino, ma per un obiettivo più prestigioso. Ai gialloblù, infatti, non basta il pareggio per conquistare l’accesso ai play off. O meglio, la squadra di Alfredo Aglietti potrebbe entrare nella griglia anche non battendo il Pescara, ma dovrebbe attendere i risultati dei match Frosinone-Pisa, Salernitana-Spezia e Livorno-Empoli. Ad esempio, c’è la possibilità che Chievo, Frosinone, Empoli e Pisa chiudano la stagione regolare appaiati a 54 punti. In questo caso i veneti, a causa della classifica avulsa, sarebbero estromessi dagli spareggi promozione insieme al Pisa. Al tempo stesso, il Pescara potrebbe ottenere la salvezza anche tornando dal Bentegodi con un punticino grazie ad alcune combinazioni legate agli scontri diretti: se il Perugia perdesse a Venezia, qualora gli umbri pareggiassero e il Cosenza vincesse con la Juve Stabia, o se l’Ascoli perdesse in casa con il Benevento. Insomma, lo scenario è abbastanza complesso, fare previsioni è un azzardo, ecco perché bisognerà andare a Verona con l’intento di fare bottino pieno.
La variabile Trapani. I siciliani sono virtualmente in serie C, per sperare nei play out dovrebbero battere il Crotone con 13 gol di scarto e sperare nel pari tra Cosenza e Juve Stabia. Tuttavia, il club attende il giudizio del Collegio di garanzia del Coni che tra domani e venerdì dovrebbe esprimersi sul ricorso relativo alla penalizzazione di due punti causata dal ritardato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio. Per tentare di convincere i giudici, la società si è affidata all’ex presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa, avvocato e mentore del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il quale ha firmato numerose pubblicazioni. Qualora il Trapani dovesse riavere almeno un punto, tornerebbe in corsa e la lotta salvezza verrebbe stravolta.
Sebastiani carica. Dopo il successo con il Livorno, il presidente del Pescara è apparso un po’ più sereno. Sebastiani ora si appella al senso di appartenenza e pretende dalla squadra uno scatto d’orgoglio. «Dimostriamo di tenere a questa maglia», le parole del presidente, «ci sono ragazzi che hanno scelto di vivere qui e sono legati a noi per altre stagioni. È la partita dell’anno, testa e cuore a Verona, bisogna dare tutto e battere il Chievo. Lo dobbiamo a noi, alla città, ai tifosi e alla società, non possiamo buttare al mare tutto quello che è stato costruito in questi anni». Non si aspettava di soffrire così tanto in questo campionato. «Potevamo e dovevamo tirarci fuori prima dalla zona calda, ma quando ti trovi così in basso è ovvio che abbiamo commesso degli errori, anche nella scelta di alcuni calciatori. Poi ci sono stati tanti infortuni che hanno condizionato il rendimento, ma è inutile recriminare». La chiusura è sul Benevento che sfiderà l'Ascoli, un'altra concorrente del Pescara. «Mantenere la concentrazione non è facile, il Benevento ha già festeggiato la promozione in A, ma nessuno può dire che non stia onorando il campionato».

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