VERSO PESCARA-SALERNITANA
Campagnaro è tornato, Pillon ha il suo talismano
Il difensore: nel 2016 in campo per l'ultima e poi fu serie A
PESCARA. L’amuleto biancazzurro è tornato. Hugo Campagnaro si riprende il Pescara e Bepi Pillon può finalmente tirare un sospiro di sollievo. «L’infortunio al polpaccio è passato e sono pronto per tornare in campo». Barba incolta, avvolto da un giacca di pelle, il difensore argentino ieri ha ufficializzato la fine del suo calvario. «È stata dura, ma ora sono guarito e non vedo l’ora di tornare in campo», racconta il 38enne ex Inter e Napoli, portafortuna dei biancazzurri. Finora Hugo ha disputato 13 gare da titolare e il Pescara ha conquistato 27 punti (8 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte). Una media pazzesca (2,07 punti a gara). «Fa piacere questa cosa», sorride, «ma ricordo anche, che, nel 2016, sono stato fuori per diverse partite e poi sono rientrato nell’ultima di campionato. Pareggiamo 1-1 con il Latina, andammo ai play off e poi sapete tutti come andarono le cose...».
Il Pescara vinse i play off nella finale di Trapani. Quel Pescara chiuse la stagione al 4° posto, invece sabato con la Salernitana bisogna blindare la quinta posizione. «Ora non bisogna sbagliare», sottolinea il “Toro di Moron”. «Servono grinta e carattere. Dobbiamo dare il massimo per vincere. La Salernitana deve conquistare la salvezza e arriverà all’Adriatico con il coltello tra i denti. Noi, però, dobbiamo essere più bravi di loro e portare a casa la vittoria». Campagnaro scalpita per giocare dal primo minuto, ma bisognerà fare i conti con la tenuta atletica che non potrà essere delle migliori. Dopo la sfida in casa contro lo Spezia dello scorso 3 marzo, l’argentino è rimasto fuori per quasi un mese rientrando nel match in trasferta con il Lecce. Quella sera del 31 marzo si è fermato di nuovo saltando le successive sei partite. Certo è che quando Pillon lo ha potuto schierare il rendimento della squadra ha toccato livelli da record e l’allenatore vuole rilanciarlo dal primo minuto in coppia con Scognamiglio. «Io ci sono», ribadisce con un sorriso l’argentino, che a quasi 39 anni ha l’entusiasmo di un ragazzino. «Io più vado avanti e più mi diverto. Ho ancora tanti stimoli e voglio continuare così. Ritiro a fine stagione? Sinceramente non ci penso. C’è ancora una gara giocare e dei play off da blindare. Ci sono giocatori che dopo 5-6 di carriera ad alto livello perdono gli stimoli. Per me non è così e voglio ancora divertirmi». Campagnaro sogna di regalarsi la seconda promozione in A con il Pescara, ma sa bene che la concorrenza è agguerrita. «Nei play off le squadre che non vorrei mai affrontare sono Palermo e Benevento. Nel corso della stagione hanno fatto un po’ fatica rispetto alle aspettative iniziali, ma secondo me sono le squadre più attrezzate».
A proposito del Palermo, deferito per irregolarità amministrative, Campagnaro dice la sua sul possibile slittamento dei play off (oggi la Lega decide). «Personalmente andrebbe bene, così posso lavorare al massimo per aumentare la mia condizione. Per la squadra non credo cambi molto. Ho visto un Pescara maturo e pronto a qualsiasi cosa. Se gli spareggi dovessero iniziare in ritardo per questioni legate al caso Palermo, non credo assolutamente a dei cali di tensione». L’amuleto biancazzurro è pronto alla battaglia. Per lui il tempo delle ferie è ancora molto lontano. «C’è tempo per tornare a casa, in Argentina. Non è il momento di pensare alle vacanze».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Pescara vinse i play off nella finale di Trapani. Quel Pescara chiuse la stagione al 4° posto, invece sabato con la Salernitana bisogna blindare la quinta posizione. «Ora non bisogna sbagliare», sottolinea il “Toro di Moron”. «Servono grinta e carattere. Dobbiamo dare il massimo per vincere. La Salernitana deve conquistare la salvezza e arriverà all’Adriatico con il coltello tra i denti. Noi, però, dobbiamo essere più bravi di loro e portare a casa la vittoria». Campagnaro scalpita per giocare dal primo minuto, ma bisognerà fare i conti con la tenuta atletica che non potrà essere delle migliori. Dopo la sfida in casa contro lo Spezia dello scorso 3 marzo, l’argentino è rimasto fuori per quasi un mese rientrando nel match in trasferta con il Lecce. Quella sera del 31 marzo si è fermato di nuovo saltando le successive sei partite. Certo è che quando Pillon lo ha potuto schierare il rendimento della squadra ha toccato livelli da record e l’allenatore vuole rilanciarlo dal primo minuto in coppia con Scognamiglio. «Io ci sono», ribadisce con un sorriso l’argentino, che a quasi 39 anni ha l’entusiasmo di un ragazzino. «Io più vado avanti e più mi diverto. Ho ancora tanti stimoli e voglio continuare così. Ritiro a fine stagione? Sinceramente non ci penso. C’è ancora una gara giocare e dei play off da blindare. Ci sono giocatori che dopo 5-6 di carriera ad alto livello perdono gli stimoli. Per me non è così e voglio ancora divertirmi». Campagnaro sogna di regalarsi la seconda promozione in A con il Pescara, ma sa bene che la concorrenza è agguerrita. «Nei play off le squadre che non vorrei mai affrontare sono Palermo e Benevento. Nel corso della stagione hanno fatto un po’ fatica rispetto alle aspettative iniziali, ma secondo me sono le squadre più attrezzate».
A proposito del Palermo, deferito per irregolarità amministrative, Campagnaro dice la sua sul possibile slittamento dei play off (oggi la Lega decide). «Personalmente andrebbe bene, così posso lavorare al massimo per aumentare la mia condizione. Per la squadra non credo cambi molto. Ho visto un Pescara maturo e pronto a qualsiasi cosa. Se gli spareggi dovessero iniziare in ritardo per questioni legate al caso Palermo, non credo assolutamente a dei cali di tensione». L’amuleto biancazzurro è pronto alla battaglia. Per lui il tempo delle ferie è ancora molto lontano. «C’è tempo per tornare a casa, in Argentina. Non è il momento di pensare alle vacanze».
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