Casarini-Carpi, ritorno con il cuore a metà

20 Maggio 2014

Il centrocampista rossonero è carpigiano doc e domenica dovrà battere la squadra della sua città per approdare ai play off

LANCIANO. Un altro ostacolo da superare per la Virtus Lanciano sulla impervia strada dei play off. Un ostacolo che, all’andata, i rossoneri non sono riusciti a saltare, ma che ora, con le unghie e con i denti e soprattutto con un grande cuore dovrà essere arginato, superato, se si vuole realizzare il sogno di disputare gli spareggi per la serie A.

È l’ostacolo Carpi. La squadra di Giuseppe Pillon domenica accoglierà il Lanciano per un’altra finale play off , "zona" in cui i carpigiani sono rientrati dopo la vittoria conquistata a Palermo (bestia nera il Carpi per il Palermo, visto che i rosanero hanno perso entrambe le partite questa stagione, ndc) e affollata da ben 11 squadre. Una sfida importante, quella di domenica, delicata e che avrà un sapore magico per un giocatore in particolare della Virtus.

Quello che sulla carta di identità ha su luogo e data di nascita questi dati: Carpi, 7 settembre 1989. È Federico Casarini. Il centrocampista rossonero disputerà il suo personalissimo derby. Tornerà a “casa”, in uno stadio “grande” quanto il Biondi. Una sfida emozionante per lui che è nato a Carpi ma è cresciuto nel Bologna, squadra con cui ha giocato per 4 anni in A collezionando 67 presenze prima di spostarsi a Cagliari dove ha disputato 11 gare segnando un gol.

Bologna che è proprietaria del suo cartellino girato, a fatica e sul fil di lana, alla Virtus per un anno. Casarini è arrivato infatti nell’ultima mezzora, dell’ultimo giorno del calciomercato estivo, il 2 settembre scorso. «È una scelta che rifarei 100 volte per i tifosi, l’ambiente, la città e questo gruppo fantastico», ha detto il centrocampista arrivato in cerca di riscatto. «Voglio riscattarmi, riprendermi la serie A ritrovando forma e fiducia in una piazza che so essere tranquilla», ha detto Casarini nel presentarsi alla stampa, «farò di tutto per la squadra e per conquistarmi la maglia da titolare perché so che devo guadagnarmi il posto e lo farò sudando».

E partita dopo partita, e tanto sudore Casarini è diventato il centrocampista inamovibile della Virtus targata Baroni.

Per lui 33 presenze su 40 e due gol contro Crotone e Varese all’andata. Al 24enne carpigiano, amante degli occhiali da sole, toccherà il compito di guidare i rossoneri alla vittoria domenica.

Una vittoria fondamentale in chiave play off e che dovrà anche riscattare la sfida dell’andata, che lui non disputò per squalifica, la prima in cui la Virtus lasciò completamente il pallino nelle mani dell’avversario subendo il gioco, bello e a viso aperto, del Carpi. «È una sconfitta che ci sta tutta», disse Baroni dopo il 3 a 1 subito al Biondi, «anche se il Carpi è stato facilitato dal nostro atteggiamento fragile, privo di cattiveria e determinazione».

Caratteristiche lontane da quelle di una Virtus Lanciano fatta di grinta, determinazione, corsa, cattiveria e cuore, tanto cuore. Quel cuore che batte oltre il 90esimo e che in Casarini, domenica, batterà forse un po’ di più, per l’emozione di giocare nello stadio della sua città.

Teresa Di Rocco

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