C’è un po’ d’Abruzzo in Uzbekistan: la bella storia di mister Zeytulaev
Il tecnico vastese di adozione allena nel Paese d’origine: “Porto gli insegnamenti del calcio italiano”
Riparte oggi: destinazione Tashkent, capitale dell’Uzbekistan. Ilyas Zeytulaev torna per iniziare la preparazione alla guida del Bunyodkor PFK, club della capitale Tashkent, dove ha giocato, tra gli altri, anche il brasiliano Rivaldo ed allenato l’ex ct della nazionale brasiliana Felipe Scolari.
Zeytulaev è uzbeko, ma calcisticamente parlando si è formato in Italia dove è arrivato giovanissimo alla Juve nel 2000. Si è stabilito in Abruzzo, a Vasto, dal momento che la moglie è di San Salvo. Nello scorso mese di aprile la chiamata dal suo paese natale. Lui allenava la Virtus Cupello, in Eccellenza. Ha deciso di tornare in Uzbekistan e ha contribuito alla salvezza del Bunyodkor PFK, ultimo in classifica. Ad aprile è andato da solo, a giugno è stato raggiunto dalla moglie e dai due figli.
Il campionato di serie A uzbeko si gioca da marzo a novembre e Zetu e famiglia sono tornati in Italia per le festività natalizie da trascorrere con i parenti. Oggi torna a Tashkent; qualche giorno di lavoro in sede e poi da metà gennaio ritiro in Turchia, dove fa più caldo. «Il livello del calcio uzbeko sta migliorando, tecnicamente è avvicinabile a una metà classifica in serie B. In squadra io ho Filipovic, un croato che è stato anche a La Spezia. E poi c’è gente che ha fatto l’Europa League. Non è male il livello tecnico, comunque inferiore a quello italiano. Io ho portato il preparatore atletico Alessandro Spinolio, di Lanciano. Cerco di trasferire quanto ho appreso da calciatore in Italia. Ho avuto tanti bravi allenatori, da Gasperini a Sarri».
Il calcio l’ha portato prima in Italia, alla Juve. «Mi notarono in un torneo all’estero. È stato come vivere un sogno. Il mio esordio in A arrivò in maglia amaranto della Reggina proprio contro la Juve. La stagione precedente, invece, nel 2003-2004, dopo la Primavera con Gian Piero Gasperini debuttai in bianconero in Coppa Italia contro la Sampdoria, con la prima squadra di Marcello Lippi. Di lui mi colpì subito la tranquillità e il modo sicuro che aveva nel parlare con il gruppo. Ricordo la figura di Alessandro Del Piero, un fratello maggiore per tutti noi più giovani». Gira e rigira arriva in Abruzzo. Prima a Pescara e poi a Lanciano. L’ex calciatore Daniele Avantaggiato gli ha fatto conoscere la moglie. Per anni è stato etichettato come Atleta di Cristo. «Messa così sembra una setta», spiega, «semplicemente sono un Cristiano praticante, leggo la Bibbia e seguo gli insegnamenti di Dio».
Si è stabilito a Vasto e ha iniziato presto ad allenare. Dal settore giovanile del Cupello alla Virtus Vasto; poi San Salvo, in Promozione, e il salto alla Virtus Cupello, in Eccellenza, dove è stato fino ad aprile scorsa, quando è arrivato il richiamo dall’Uzbekistan. «Credo di aver fatto bene, eravamo ultimi e abbiamo finito al decimo posto». Un lavoro che gli è valso il rinnovo del contratto fino al 2026. Va detto che a Cupello ha lasciato un pezzo di cuore: è lì che ha chiuso la carriera di calciatore per iniziare quella in panchina nel settore giovanile. Tanto che è stato l’ospite d’onore alla cena natalizia della Virtus accolto in pompa magna dal presidente Angelo Pollutri, dal dirigente Oreste Di Francesco assieme al tecnico Peppino Di Francesco e dal direttore sportivo Alessandro Pasquale.