Crialese: «Punto importante, ora battiamo il Milan Futuro»

18 Novembre 2024

Il terzino: «L’Arezzo ci ha dato filo da torcere, il nostro portiere è stato decisivo»

PESCARA. Arezzo è sempre una chimera per il Pescara. Lo stadio della città toscana si conferma per i biancazzurri un luogo poco fortunato. Come nella trasferta del giugno 1987, epoca, abitudini e obiettivi sicuramente diversi, i 650 tifosi che ieri hanno seguito la banda Baldini, sono tornati in Abruzzo con un solo punto in tasca. E per gli amanti della statistica, dopo sei vittorie e la sconfitta orribile di Pesaro, è arrivato il primo pareggio in trasferta. Non è stata la miglior partita del Pescara: i ragazzi di mister Baldini non sono mai riusciti ad imporre il proprio gioco dando in prestito all’Arezzo le loro armi migliori: intensità, compattezza, recupero della palla e aggressione dell’avversario a tutto campo. Il primo calciatore del Pescara ad arrivare in sala stampa è Carlo Crialese, sostituito da Baldini alla fine del primo tempo, insieme a Bentivegna che sulle fasce stavano soffrendo parecchio la grande pressione esercitata dagli esterni dell’Arezzo.
«Quello conquistato con l’Arezzo è un punto molto importante – ha specificato Crialese – siamo venuti a giocare ad Arezzo sapendo che tipo di gara ci attendesse e abbiamo trovato una squadra pronta e ben messa in campo che ci ha dato filo da torcere».
Sulle occasioni finali create dall’Arezzo, il difensore biancazzurro mette in risalto le doti da campione del compagno di reparto Alessandro Plizzari: «Ero in panchina e non ho visto benissimo lo sviluppo delle azioni dell’Arezzo nel finale di partita – ha spiegato Crialese – ma quello che emerge chiaramente sono i due interventi decisivi di Alessandro (Plizzari, ndc)».
Archiviata la pratica Arezzo, la prima di tre partite in otto giorni, Crialese si spinge sull’analisi della prossima gara contro il Milan Futuro (giovedì, ore 20.45): «Sarà una partita complicata perché i rossoneri hanno in rosa diversi giovani interessanti – ha affermato il terzino biancazzurro – e quella partita avrà ancora più valore perché essendo un recupero e vincendola, potremo guadagnare punti preziosi in classifica rispetto alle squadre che lottano con noi in testa alla classifica».
Quando il migliore in campo è il portiere, vuol dire che non è stata una grande partita e Plizzari quasi si schermisce cercando di trovare anche altri aspetti positivi all'interno di una gara non memorabile: «Nonostante non sia stata la nostra migliore partita abbiamo fatto una prestazione matura – ha specificato Plizzari – con gli esterni che rientravano a dare una mano in difesa e la firma su questo buon punto e anche la loro».
Plizzari cerca di raccontare le tre palle gol clamorose create dall’Arezzo: «Sono state conclusioni molto veloci e difficili da leggere, frutto di azioni confuse ed ho avuto il merito di essere pronto e reattivo in modo da compensare quelle piccole disattenzioni che accadono qualche volta all’interno dell’area di rigore».
Dovendo scegliere la parata più difficile, il portiere biancazzurro, si sofferma sul tiro dalla distanza nel primo tempo scoccato da Coccia: «Ho cercato di fare il meglio su un tiro molto difficile da controllare». Per l’estremo difensore del Pescara, cresciuto nel settore giovanile della società rossonera, la gara di giovedì con il Milan Futuro non sarà come le altre e l’incontro con l’allenatore dei portieri del Milan Luigi Ragno, avrà risvolti di grande pathos. Marco Chiosa, difensore della squadra toscana, è stato indubbiamente uno dei migliori in campo: «Siamo stati bravi a controllare la partita e sul mio colpo di testa finito contro la traversa avrei dovuto essere più lucido e preciso». E il calciatore dell’Arezzo non si tira indietro quando gli viene chiesto se il contatto con Ferraris, all'interno della sua area, sia stato così netto da poter essere considerato da calcio di rigore: «Sicuramente il tocco c’è stato tra il mio piede e quello di Ferraris, ma dopo che avevo già spostato la palla». (e.cap.)