D’Orazio: «Sarà un torneo di sofferenza»
«Ma l’Aran ha dimostrato che si potrà giocare le sue carte fino all’ultimo».
PINETO. Si possono conquistare più punti dell’avversario nell’arco di una partita senza smuovere la classifica. Nella pallavolo si può. Ed è accaduto anche mercoledì sera a Roseto.
L’Aran ha perso 3-1 con la Prisma Taranto, ma ha collezionato 92 punti contro i 90 dei pugliesi degli ex Montagnani, De Patto, Cleber, Rivaldo e Zarroli. Si tratta di un dato che lascia il tempo che trova, ma che comunque testimonia i progessi evidenziati dalla squadra di Alessandro Brutti reduce dal 3-0 di Forlì.
«Sul piano del gioco la squadra mi è piaciuta, si è espressa molto meglio rispetto a Forlì», ha detto Benigno D’Orazio, il patron dell’Aran, «nel terzo set, purtroppo, ci hanno condannato alcune decisioni degli arbitri, alquanto opinabili. E poi nel quarto (finito 25-27) ha fatto la differenza l’esperienza della Prisma nei momenti cruciali». L’Aran ha dapprima annullato un match-point e poi ha avuto una palla per andare al tie-break. «Sì, ma ci hanno massacrato quelle quattro battute di fila sbagliate, partendo al 15-13 per noi. Purtroppo, paghiamo lo scotto della partenza in ritardo».
”Dobbiamo lavorare sui dettagli”, gli fa eco Alessandro Brutti che, a sua volta, incassa i complimenti del patron:”I miglioramenti, a mio avviso, sono dettati anche dalla scelta del coach di togliere Roberts dalla ricezione”, sostiene D’Orazio,”in modo tale che l’australiano si possa dedicare alla battuta e all’attacco. Secondo me, abbiamo guadagnato un giocatore”. Domenica a Latina sul campo dell’Andreoli che si è aggiudicata nettamente la sfida di Forlì. «Occorre lavorare sugli errori, limarli», il pensiero di Benigno D’Orazio che sprizza fiducia: «Sarà un campionato di sofferenza, lo sappiamo. Però, sono convinto che questa squadra si possa giocare le sue carte fino in fondo».
L’Aran ha perso 3-1 con la Prisma Taranto, ma ha collezionato 92 punti contro i 90 dei pugliesi degli ex Montagnani, De Patto, Cleber, Rivaldo e Zarroli. Si tratta di un dato che lascia il tempo che trova, ma che comunque testimonia i progessi evidenziati dalla squadra di Alessandro Brutti reduce dal 3-0 di Forlì.
«Sul piano del gioco la squadra mi è piaciuta, si è espressa molto meglio rispetto a Forlì», ha detto Benigno D’Orazio, il patron dell’Aran, «nel terzo set, purtroppo, ci hanno condannato alcune decisioni degli arbitri, alquanto opinabili. E poi nel quarto (finito 25-27) ha fatto la differenza l’esperienza della Prisma nei momenti cruciali». L’Aran ha dapprima annullato un match-point e poi ha avuto una palla per andare al tie-break. «Sì, ma ci hanno massacrato quelle quattro battute di fila sbagliate, partendo al 15-13 per noi. Purtroppo, paghiamo lo scotto della partenza in ritardo».
”Dobbiamo lavorare sui dettagli”, gli fa eco Alessandro Brutti che, a sua volta, incassa i complimenti del patron:”I miglioramenti, a mio avviso, sono dettati anche dalla scelta del coach di togliere Roberts dalla ricezione”, sostiene D’Orazio,”in modo tale che l’australiano si possa dedicare alla battuta e all’attacco. Secondo me, abbiamo guadagnato un giocatore”. Domenica a Latina sul campo dell’Andreoli che si è aggiudicata nettamente la sfida di Forlì. «Occorre lavorare sugli errori, limarli», il pensiero di Benigno D’Orazio che sprizza fiducia: «Sarà un campionato di sofferenza, lo sappiamo. Però, sono convinto che questa squadra si possa giocare le sue carte fino in fondo».