Calcio

Picchia gli avversari in campo. Daspo di due anni inflitto a un calciatore: è la prima volta in Abruzzo

8 Gennaio 2025

Un 20enne, all’epoca dei fatti in forza al Lanciano 1920, accusato di aver picchiato alcuni avversari: ora non può più giocare

CHIETI. Per due anni non potrà mettere piede in uno stadio. Né per giocare, né per assistere a una partita dagli spalti e neppure per allenarsi. Ma stavolta non parliamo di un ultrà. Un giovane calciatore, Francesco Ruotolo, 20 anni, all’epoca dei fatti contestati in forza al Lanciano 1920 che militava nel girone C di Promozione, è stato sottoposto al Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, perché ritenuto responsabile «di lesioni personali e minacce nei confronti di alcuni giocatori della squadra avversaria», durante la trasferta sul campo della Casolana dello scorso 25 febbraio. Il provvedimento, pochi giorni fa, è stato firmato dal questore di Chieti Aurelio Montaruli. A memoria d’uomo, in Abruzzo, non si ricordano episodi analoghi.

L’atleta – difeso dagli avvocati Claudio Sgambato e Dario Di Nardo – ha chiesto al Tribunale amministrativo regionale di Pescara di annullare con urgenza la misura di prevenzione, previa sospensiva, «inaudita altera parte», vale a dire senza contraddittorio delle parti. Ieri, il presidente Paolo Passoni ha respinto il ricorso, ritenendo «che non sussistono danni di estrema gravità e urgenza tali da non poter attendere la prossima camera di consiglio del 24 gennaio, anche in relazione ai delicati profili che connotano il provvedimento impugnato». In quella data, dunque, i magistrati entreranno nel merito della vicenda.

A seguito degli episodi accaduti allo stadio comunale di Casoli quasi undici mesi fa, i carabinieri della locale stazione avevano denunciato Ruotolo alla procura della Repubblica di Lanciano e inviato al questore la proposta di Daspo, che è stata dunque accettata, «ritenuto che la condotta contra legem adottata dal giocatore fa fondamentalmente ritenere che l’accesso dello stesso nei luoghi dove si svolgono le competizioni sportive di calcio o agonistiche in genere sia pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica». Tradotto: fino a dicembre 2026 Ruotolo dovrà rimanere lontano «da tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli Stati membri dell’Unione Europea, dove si disputeranno le competizioni di calcio, anche amichevoli, comprese le sedute di allenamento» di ogni campionato, dalla serie A alla terza categoria.

©RIPRODUZIONE RISERVATA