Lorenzo Del Pinto, il centrocampista dei sanniti è nato all'Aquila nel 1990

OGGI C'E' IL BENEVENTO

Del Pinto: io, Scoppito e quei 20 biglietti da trovare 

Il mediano dei sanniti: «Cresciuto a Pescara, ma devo tanto a questo club e oggi voglio vincere»  

PESCARA. La maglia del Pescara è stata sua nell’ultimo anno del settore giovanile, stagione 2008-2009, quando aveva appena 18 anni. Appena 12 mesi nel pianeta biancazzurro, dove ha giocato solo nella Berretti e senza poter mai debuttare in prima squadra, all’epoca diretta da Nanu Galderisi.
Sono passati 10 anni e adesso Lorenzo Del Pinto è un punto fermo del Benevento. «E' un'emozione tornare a Pescara», racconta il 28enne centrocampista di Scoppito. «La mia terra è la mia terra e appena possono sono a casa», continua il mediano aquilano, che, dopo Pescara, ha vestito le maglie di Fano, Angolana, Chieti, L’Aquila e dal 2013 quella del Benevento. In Campania ha vinto un campionato di serie C, uno di B e l’anno scorso ha debuttato in serie A. «È un sogno», racconta Del Pinto, «è tutto troppo strano, due anni e due promozioni». Emozioni forti per il ragazzone di Scoppito, nel 2013 premiato da il Centro con il “Pallone d'oro d'Abruzzo”. Oggi all’Adriatico avrà tanti tifosi in arrivo dall’Aquila. «Ho ricevuto almeno 20 telefonate da persone che volevano il biglietto per la partita», racconta. «Li vorrei tutti allo stadio, ma, purtroppo, ho solo un paio di biglietti omaggio a disposizione e non potrò accontentare tutti».
In tribuna sarà presente il papà Luciano, ex calciatore dell’Aquila tra il 1978 e il 1983. «Lui ci sarà, certo, come mia moglie Eleonora», che ha sposato all’inizio dell’estate, «stiamo insieme da una vita, anche lei è di Scoppito», ci tiene a precisare con un pizzico d’orgoglio. Nell’ultima gara, Del Pinto è rimasto in panchina e in cuor suo spera di giocare dall’inizio contro il Pescara. «Con il Foggia non è andata bene e vogliamo subito riscattarci. Mi piacerebbe giocare, ma non decido io. Tocca al mister e per me non ci sono problemi. Bucchi? A me piace molto il suo modo di lavorare e mi sto trovando molto bene».
Due anni fa poteva passare al Teramo promosso in B e quest’estate all’Ascoli. «Con l’Ascoli ci sono stati dei sondaggi, ma alla fine ho preferito restare a Benevento e ho firmato un triennale. Qui la società funziona benissimo, è molto ambiziosa e non ti fa mancare nulla». Oggi, all’Adriatico, ritroverà due suoi grandi amici. «Sono molto legato a Ledian e Gravi», dice riferendosi a Memushaj e Gravillon, con i quali l’anno scorso ha condiviso l’esperienza in serie A.
«Due grandi giocatori che militano in una squadra molto forte», evidenzia Del Pinto parlando del Delfino. «Il Pescara mi piace molto e gioca bene. La squadra è molto buona e ha un centrocampo competitivo. Secondo me può puntare ai play off, ma dopo la gara di oggi», sorride. «Il Benevento ha voglia di riscattarsi dopo il ko con il Foggia. A Pescara vogliamo fare una grande gara e riportare a casa un risultato positivo».
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