il portiere Vincenzo Fiorillo, 30 anni

IL RISCATTO DEL PESCARA

Esperienza al potere, è l’ora dei senatori

Da Fiorillo a Bocchetti, Breda si affida ai giocatori più navigati

PESCARA . Una precisa identità, in tempi brevi e riportando i senatori al centro del progetto. Questo l'obiettivo di Roberto Breda che prima del match di Ascoli non ha voluto scoprire le carte. «Almeno per l’esordio permettetemi di non dire quale sistema di gioco adotterò», le sue parole, «tanto poi difficilmente ci saranno cambiamenti». Il nuovo allenatore ha poi scelto il 3-5-2, un modulo che ha dato risposte molto confortanti e di sicuro verrà riproposto sabato all’Adriatico contro il Vicenza (ore 16). Al Del Duca di Ascoli la squadra ha mostrato aggressività, organizzazione, ottima fase difensiva e in attacco è stata letale, nonostante abbia sciupato qualche chance di troppo. Pochi concetti subito assimilati dal gruppo che sembra aver instaurato un bel rapporto con il 51enne trevigiano.Breda ha tracciato la strada, il lavoro è solo agli inizi, ma le premesse sono molto incoraggianti.
Il riscatto dei senatori. Dalle mosse attuate al debutto è facilmente intuibile quali siano stati i principi ispiratori della sua missione. Di certo uno riguarda la volontà di affidarsi ai calciatori esperti che stanno per raggiungere una condizione fisica ottimale. L’auspicio è che finalmente il Delfino potrà contare appieno su una spina dorsale ben definita. Vincenzo Fiorillo, Salvatore Bocchetti, Mirko Valdifiori, Ledian Memushaj e Cristian Galano (161 anni in 5), sono loro gli elementi imprescindibili sui quali Breda intende costruire le proprie certezze nell’avventura pescarese. In realtà, questi nomi, oltre a quelli di Mirko Drudi e Raul Asencio, erano gli stessi individuati alla vigilia del torneo dalla società e da Massimo Oddo, ma quest’ultimo non li ha mai sfruttati contemporaneamente, spesso (non sempre) per questioni di natura fisica. Capitan Fiorillo è l’unico giocatore tra i 29 utilizzati finora a non aver saltato nemmeno un minuto nei primi dieci match.
Per il resto, Bocchetti ha avuto guai al polpaccio, Memushaj veniva da un’operazione al ginocchio e ci ha messo un po’ a riprendersi, invece Galano, dopo le prime cinque gare da titolare, è finito ai margini, salvo poi rifiorire ad Ascoli.
Metronomo in cattedra. Infine Valdifiori, l’ex Spal era in ritardo a causa del Covid e ora il nuovo allenatore gli ha riconsegnato le chiavi del centrocampo, rimettendolo, però, nel suo ruolo naturale di playmaker con due mezze ali accanto. «Ci tenevamo a dare subito un segnale con Breda e volevamo regalare una gioia ai nostri tifosi», dice Valdifiori che conferma il buon impatto avuto dal nuovo tecnico con il gruppo. «Ha portato tranquillità ed è riuscito a trasmettere fiducia allo spogliatoio usando le parole giuste». Il ritorno al centrocampo a tre lo ha agevolato. «In carriera ho sempre giocato così, tuttavia, anche a Oddo ho sempre dato la massima disponibilità». Nel post partita di Ascoli Galano ha detto che per la prima volta il Delfino ha giocato da squadra. «Di certo c’è stata una grande risposta, tutti hanno mostrato voglia di sacrificarsi. Quando c’è un avvicendamento i giocatori si sentono responsabili. Vogliamo uscire in fretta da questa situazione e tornare a respirare aria pulita».
Testa al match con il Vicenza. «Avversario ostico, esperto ben guidato da Di Carlo che prepara benissimo le partite. Sarà dura, ma se giocheremo con l’atteggiamento mostrato al Del Duca potremo toglierci delle belle soddisfazioni». Senatori protagonisti, sabato servono altri tre punti per proseguire la risalita.

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