Filippi, doppio oro pensando ai Mondiali
La romana domina gli 800 stile libero e porta al successo la staffetta 4x200
PESCARA. La marea rosa del nuoto riprende il sopravvento nel penultimo giorno di gare alle Naiadi. Protagonista la romana Alessia Filippi che ha vinto per distacco la prova degli 800 stile libero.
L'atleta di Tor Bella Monaca, dopo aver ritoccato il record dei Giochi che aveva fatto segnare nelle qualifiche della mattinata, ha dato il suo contributo nella staffetta 4X200, nuotando una splendida ultima frazione, che è valso il nuovo record dei Giochi. Cancellato il primato della Francia, fatto segnare ad Almeria di 8’06”37. Flavia Zoccari, Erica Buratto, Alice Carpanese e Alessia Filippi hanno fatto segnare 7’56”69 senza avere praticamente avversarie in grado di impensierirle, fatta eccezione per una paio di slovene nelle prime due frazioni.
La Filippi sugli 800 ha confermato la sua superiorità. Dopo il successo di lunedì nei 200 dorso, Alessia ha messo in bacheca un’altra medaglia d’oro ottenuta sulla massima distanza con il tempo di 8’20”78. L’altra azzurra in finale, Martina Caramignoli, ha chiuso la gara al quinto posto (8’39”40).
«Sono partita per fare il record italiano perché quando ho vinto l’argento a Pechino ho centrato il primato. Comunque ho ottenuto un riscontro cronometrico buono e tra un mese ai Mondiali di Roma vorrei fare un tempo molto più basso, perché ci tengo tantissimo, definiamoli un bivio della mia carriera». Alessia é proiettata, quindi, verso l’appuntamento Mondiale che si terrà proprio nella Capitale dove punterà all’oro e a migliorare il suo primato nazionale di 8’20”23.
E poi una pioggia di piazzamenti azzurri: Marco Belotti ha ottenuto la medaglia di bronzo nei 200 stile libero con 1’49”27. Anche Alice Carpanese nella stessa specialità ha conquistato il terzo posto con 2’00”67. Cristina Maccagnola ha vinto l’argento nei 50 farfalla (26”65), mentre Mattia Nalesso, sempre sui 50 farfalla, ha chiuso al terzo posto con 23”84. Mirco Di Tora è giunto terzo nei 100 dorso.
Dopo il successo della staffetta maschile sulla stessa distanza e il primo posto ottenuto nella 4x100 sl femminile, finora il nuoto azzurro ha fatto il pieno di ori in questa specialità. C’è da ricordare che le staffette veloci azzurre si sono allenate dopo gli assoluti di Pescara, per quindici giorni alle piscine Le Naiadi. Un “campo di battaglia” che i ragazzi del ct Alberto Castagnetti ben conoscono.
Ancora ori al femminile nel nuoto e tanti piazzamenti, un buon viatico in vista dei Mondiali di Roma in programma fra un mese.
E' stata una giornata che ha messo in luce altri grandi atleti, capaci di primeggiare in discipline diverse.
Non solo Alessia Filippi, al terzo oro a Pescara 2009. Ci sono due protagonisti maschi di assoluto valore e che escono dal circolo magico del confronto Italia-Francia che sembra l’unico leit motiv. Non solo la leadership dei Giochi ma anche grandi pagine di sport da altri angoli del Mediterraneo.
Oussama Mellouli (nato il 16 febbraio 1984) è una stella dello sport della Tunisia. Protagonista a Pechino nella prova di 1500 stile libero che gli è valsa la medaglia d’oro. Mellouli, cittadino del sud del Mediterraneo, ha una carriera molto particolare. Laureato in ingegneria informatica nell’Università della Southern California tre anni fa, vanta un palmares invidiabile che ha avuto il suo acme a Pechino ma che conta un oro nei 400 misti in vasca corta ai mondiali di Indianapolis; ori negli 800 sl, 200 e 400 misti ad Almeria. Un oro a Melbourne negli 800 e svariati piazzamenti dai mondiali di Barcellona nel 2003 a Tunisi 2001 nei Giochi del mediterraneo. A Pescara 2009, Mellouli ha collezionato un poker di vittorie 200 e 400 sl, 200 e 400 misti e oggi ha la sua gara preferita (i 1500 sl) per il pokerissimo. Questo Phelps del Mediterraneo ha ritoccato il record dei Giochi ieri pomeriggio nei 200 stile libero (1’46”44).
Altro grande protagonista di ieri è stato lo spagnolo Aschwin Wildeboer Faber, specialista del dorso, alla terza vittoria a Pescara 2009 sulla distanza dei 100, dopo aver trionfato nei 50 e nei 200 metri dorso. Ha frantumato il record dei Giochi e ha fatto segnare il nuovo record europeo. Ha cancellato il greco Grigoriadis che in mattinata aveva ritoccato il primato di Pescara 2009 con il tempo di 52”87, il greco aveva fatto segnare 54”52 e nella finale si è migliorato, nuotando in 54” netti. Al terzo posto il nostro Di Tora.
Lo spagnolo Wildeboer Faber l’anno scorso agli europei in vasca corta di Rijeka aveva vinto i 200 dorso e nel 2004 aveva primeggiato a Lisbona nei 50 e 100 dorso agli europei giovanili. Un bilancio niente male per Le Naiadi che sono tornate all’antico splendore. E oggi si chiude in bellezza. Si spera.
L'atleta di Tor Bella Monaca, dopo aver ritoccato il record dei Giochi che aveva fatto segnare nelle qualifiche della mattinata, ha dato il suo contributo nella staffetta 4X200, nuotando una splendida ultima frazione, che è valso il nuovo record dei Giochi. Cancellato il primato della Francia, fatto segnare ad Almeria di 8’06”37. Flavia Zoccari, Erica Buratto, Alice Carpanese e Alessia Filippi hanno fatto segnare 7’56”69 senza avere praticamente avversarie in grado di impensierirle, fatta eccezione per una paio di slovene nelle prime due frazioni.
La Filippi sugli 800 ha confermato la sua superiorità. Dopo il successo di lunedì nei 200 dorso, Alessia ha messo in bacheca un’altra medaglia d’oro ottenuta sulla massima distanza con il tempo di 8’20”78. L’altra azzurra in finale, Martina Caramignoli, ha chiuso la gara al quinto posto (8’39”40).
«Sono partita per fare il record italiano perché quando ho vinto l’argento a Pechino ho centrato il primato. Comunque ho ottenuto un riscontro cronometrico buono e tra un mese ai Mondiali di Roma vorrei fare un tempo molto più basso, perché ci tengo tantissimo, definiamoli un bivio della mia carriera». Alessia é proiettata, quindi, verso l’appuntamento Mondiale che si terrà proprio nella Capitale dove punterà all’oro e a migliorare il suo primato nazionale di 8’20”23.
E poi una pioggia di piazzamenti azzurri: Marco Belotti ha ottenuto la medaglia di bronzo nei 200 stile libero con 1’49”27. Anche Alice Carpanese nella stessa specialità ha conquistato il terzo posto con 2’00”67. Cristina Maccagnola ha vinto l’argento nei 50 farfalla (26”65), mentre Mattia Nalesso, sempre sui 50 farfalla, ha chiuso al terzo posto con 23”84. Mirco Di Tora è giunto terzo nei 100 dorso.
Dopo il successo della staffetta maschile sulla stessa distanza e il primo posto ottenuto nella 4x100 sl femminile, finora il nuoto azzurro ha fatto il pieno di ori in questa specialità. C’è da ricordare che le staffette veloci azzurre si sono allenate dopo gli assoluti di Pescara, per quindici giorni alle piscine Le Naiadi. Un “campo di battaglia” che i ragazzi del ct Alberto Castagnetti ben conoscono.
Ancora ori al femminile nel nuoto e tanti piazzamenti, un buon viatico in vista dei Mondiali di Roma in programma fra un mese.
E' stata una giornata che ha messo in luce altri grandi atleti, capaci di primeggiare in discipline diverse.
Non solo Alessia Filippi, al terzo oro a Pescara 2009. Ci sono due protagonisti maschi di assoluto valore e che escono dal circolo magico del confronto Italia-Francia che sembra l’unico leit motiv. Non solo la leadership dei Giochi ma anche grandi pagine di sport da altri angoli del Mediterraneo.
Oussama Mellouli (nato il 16 febbraio 1984) è una stella dello sport della Tunisia. Protagonista a Pechino nella prova di 1500 stile libero che gli è valsa la medaglia d’oro. Mellouli, cittadino del sud del Mediterraneo, ha una carriera molto particolare. Laureato in ingegneria informatica nell’Università della Southern California tre anni fa, vanta un palmares invidiabile che ha avuto il suo acme a Pechino ma che conta un oro nei 400 misti in vasca corta ai mondiali di Indianapolis; ori negli 800 sl, 200 e 400 misti ad Almeria. Un oro a Melbourne negli 800 e svariati piazzamenti dai mondiali di Barcellona nel 2003 a Tunisi 2001 nei Giochi del mediterraneo. A Pescara 2009, Mellouli ha collezionato un poker di vittorie 200 e 400 sl, 200 e 400 misti e oggi ha la sua gara preferita (i 1500 sl) per il pokerissimo. Questo Phelps del Mediterraneo ha ritoccato il record dei Giochi ieri pomeriggio nei 200 stile libero (1’46”44).
Altro grande protagonista di ieri è stato lo spagnolo Aschwin Wildeboer Faber, specialista del dorso, alla terza vittoria a Pescara 2009 sulla distanza dei 100, dopo aver trionfato nei 50 e nei 200 metri dorso. Ha frantumato il record dei Giochi e ha fatto segnare il nuovo record europeo. Ha cancellato il greco Grigoriadis che in mattinata aveva ritoccato il primato di Pescara 2009 con il tempo di 52”87, il greco aveva fatto segnare 54”52 e nella finale si è migliorato, nuotando in 54” netti. Al terzo posto il nostro Di Tora.
Lo spagnolo Wildeboer Faber l’anno scorso agli europei in vasca corta di Rijeka aveva vinto i 200 dorso e nel 2004 aveva primeggiato a Lisbona nei 50 e 100 dorso agli europei giovanili. Un bilancio niente male per Le Naiadi che sono tornate all’antico splendore. E oggi si chiude in bellezza. Si spera.