CALCIO / SERIE C
Gol, espulsioni e polemiche: il Pescara contro gli arbitri
Sebastiani dopo il ko di Modena: noi penalizzati, così diventa tutto più difficile
PESCARA. Un boccone amaro e difficile da digerire anche il giorno dopo. Il gol di Minesso del Modena, a tempo scaduto, è l’espressione della beffa più atroce, ma non cancella la prima vera prestazione da grande squadra del Pescara contro una corazzata, nonostante le sviste arbitrali. Il tecnico degli emiliani Tesser, lunedì, negli spogliatoi del Braglia, ha sottolineato come il calcio di rigore richiesto dal Pescara (per un fallo su Cernigoi) era da fischiare salvo poi concludere che nel corso della stagione «episodi favorevoli e contrari si vanno ad equilibrare».
Le sviste arbitrali. Eppure il Pescara in questa stagione ha subito tante decisioni oggettivamente penalizzanti con errori evidenti che hanno condizionato il risultato finale.
Dal gol regolarissimo annullato a D’Ursi contro la Vis Pesaro all’andata (il calciatore era partito dalla propria metà campo) alle sviste a raffica contro la Reggiana all’Adriatico; passando per il gol regolare cancellato a Ferrari a Fermo (poi espulso), fino ai rigori evidenti non fischiati contro il Teramo e con il Modena due giorni fa. A conti fatti almeno 8 punti in meno in classifica. Episodi a favore? Così evidenti non ce ne sono stati e, se è vero quello che ha detto Tesser, i biancazzurri sono in forte credito.
Lo sfogo del presidente. Il patron Daniele Sebastiani da un lato è arrabbiato per i torti subiti, dall’altro felice per la prestazione della squadra. «L’arbitro? Non mi è piaciuto. Ha sbagliato sul rigore, come ha detto Tesser, e ha sbagliato sulla prima ammonizione di Drudi. Se veniamo penalizzati in modo così evidente contro la miglior squadra del campionato, capite quanto possa diventare difficile per noi. La squadra? È stata perfetta. Sono veramente contento e ho la sensazione che ce la giocheremo con tutti».
La prestazione dell’undici di Gaetano Auteri è la cosa più bella da ricordare e che deve rappresentare la base per il finale di stagione. Per 70 minuti il Pescara ha comandato le operazioni e Pontisso tra le linee è stato da subito un rebus di difficile soluzione per il Modena. Da quando la strigliata societaria ha convinto Auteri a rinunciare ai due centrocampisti e alle praterie annesse e connesse concesse agli avversari, il Pescara ha assunto i connotati di squadra equilibrata e solida. Dalla gara contro la Reggiana ad oggi due gol subiti in quattro partite di cui uno al 94’ e uno occasionale contro la Fermana. Ma mai più quelle reti che arrivavano per evidenti problemi tattici che la squadra palesava. Unica nota un stonata, ma facile da dire con il senno del poi, la scelta di rinunciare al bomber Ferrari per Cernigoi e inserendo poi D’Ursi.
La squadra ha perso peso offensivo e si è abbassata troppo. Certo, se l’ex Catanzaro avesse concretizzato l’assist di Rauti, tutti avrebbero fatto i complimenti ad Auteri, ma nel complesso la partita è stata incoraggiante e ben interpretata.
Enrico Giancarli
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