Gol, silenzio e cura Baldini: Vergani l’arma del Pescara

9 Ottobre 2024

Mai polemico, rivitalizzato dal nuovo tecnico, ad Ascoli si è ripreso la scena 

PESCARA. Da bimbo prodigio a meteora? No, è arrivato il suo momento. Carattere pacato, forse a volte anche troppo. Alle parole preferisce far parlare il campo. Edoardo Vergani si sta pian piano riprendendo il Pescara. L’attaccante biancazzurro domenica è andato in gol nel derby con l’Ascoli, cancellando di fatto un anno non proprio felice. Finora ha collezionato sei presenze (cinque da titolare) e messo subito a segno la prima rete, con delle prestazioni importanti sempre sopra il 7 in pagella.
Calvario finito. Il 23enne centravanti è stato rivitalizzato da Silvio Baldini e dalla sua “magica” cura. L’allenatore lo ha coccolato, punzecchiato e rilanciato, facendolo diventare primo attore nel tridente offensivo. Due anni fa è arrivato in Abruzzo alternando buone prestazioni ad altre meno interessanti e, purtroppo, spesso è stato flagellato dagli infortuni. Alla fine, però, nel 2022-2023, pur avendo la concorrenza interna di Lescano (20 gol tra campionato e play off), ha dato il suo contributo (6 reti). L’anno scorso ha visto il campo poche volte a causa di un brutto infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre due mesi. Alla fine il suo score è stato di un gol in 12 partite. Quest’estate è stato più volte vicino alla cessione, ma alla fine è rimasto a Pescara ed è iniziata la nuova vita. Ad Ascoli il giusto premio dopo tanta tribolazione e adesso il bomber cresciuto nell’Inter vuole sfruttare il momento e proseguire l’operazione rilancio in biancazzurro.
Le origini. Ai tempi delle giovanili nerazzurre era considerato uno dei migliori talenti, ma il passaggio nel calcio dei “grandi” è stato abbastanza complicato. Spesso è andato in panchina in prima squadra, ma non è riuscito a debuttare con la maglia nerazzurra. Riavvolgendo il nastro e premendo play, la sua carriera inizia nel Monza, società in cui resta fino al 2014, quando alla sua porta viene a bussare l’Inter. Impossibile, questa volta, dire di no. Nerazzurro da sempre, da piccolo andava in curva con papà Mario. E durante la sua permanenza in nerazzurro, nel 2017, disse anche un “No, grazie“ all’offerta del Manchester United. Sin da piccolissimo, Vergani (classe 2001) inizia a fare quello che gli riesce meglio: segnare. Con l’Under 17 nerazzurra realizzerà 17 reti in campionato in 23 gare, sfidando e battendo difensori che adesso calcano i campi della Serie A.
Un bomber silenzioso, che qualche anno dopo passerà al Bologna. Con i rossoblù arriverà l’esordio in Serie A. Era il 5 dicembre 2020 e Sinisa Mihajilovic decide di mandare in campo il classe 2001 facendolo subentrare a Rodrigo Palacio, proprio contro l’Inter a San Siro. Segno del destino. Un’emozione unica, condite dalle lacrime di papà Mario. Il coronamento di un sogno per un ragazzo cresciuto con il nerazzurro nel cuore e con Zlatan Ibrahimovic come idolo. Nel 2021 la Salernitana decide di puntare su di lui. Edoardo fatica, ma riesce comunque a collezionare 6 presenze in Serie A conquistando un’insperata salvezza con la squadra granata.
Una stagione importante, dalla quale ha potuto imparare da grandi campioni i segreti del mestiere. Chiedere a Franck Ribery per conferma. Da qui la scelta di rimettersi in discussione ripartendo dalla C e il Pescara ora conta sui suoi gol.
©RIPRODUZIONE RISERVATA