Il Giulianova resta incompiuto
Parte bene, poi non riesce a contenere la capolista Portogruaro.
PORTOGRUARO. Il Giulianova torna a casa con due gol subiti, zero realizzati e tanto rammarico in testa per non aver giocato come sa e non aver saputo sfruttare al meglio le occasioni create durante l’arco dei novanta minuti. La squadra di Leonardo Bitetto ha comunque dimostrato carattere e grinta, scendendo in campo a testa alta e imprimendo alla partita, specie nei primi minuti, un buon ritmo di gioco.
I ragazzi di Bitetto non si sono fatti per nulla impaurire dallo scontro con la prima della classe e prima del gol granata si sono resi pericolosi in almeno un paio di occasioni con gli avanti Melchiorri e Campagnacci. A centrocampo, tuttavia, sono mancati gli affondi di Croce e Carbonaro, troppo statici in mezzo al campo e per nulla incisivi sulla trequarti avversaria.
Una buona prestazione è stata offerta dal bomber Campagnacci, il più attivo dei suoi: capace di mettersi in mostra in più di un’occasione e uomo di riferimento per l’attacco giallorosso. L’altro avanti Melchiorri, anch’egli fra i protagonisti positivi degli abruzzesi, ha invece da recriminare con se stesso le due occasioni colossali avute a disposizione al 23’ e al 26’ del secondo tempo e letteralmente “divorate”.
La prima di piede quando, a porta praticamente vuota, ha calciato fuori facendo infuriare la cinquantina di supporter ospiti arrivati da Giulianova, e la seconda di testa, a un passo dall’estremo difensore Francesco Rossi. In quel momento tuttavia il Portogruaro già vinceva per 2-0, dunque non si possono definire episodi determinanti nell’economia della partita.
La difesa, a parte un paio di palle perse nel primo tempo, ha giocato una partita discreta, bene nei centrali Vinetot e Garaffoni, meno bene nei terzini Sosi e Migliore, che sistematicamente si sono fatti saltare prima da Marchi e Espinal e nella ripresa dal carioca granata Diogo Felipe, un vero funambolo con il pallone tra i piedi.
Dall’altra parte il Portogruaro ha dimostrato di valere la vetta della classifica, ben sistemato in campo dal tecnico aretino Alessandro Calori e fornito di ottimi elementi soprattutto nella zona avanzata del rettangolo di gioco. Fra i migliori certamente il capitano Cunico, sempre pronto a infilare la retroguardia abruzzese con spunti da vero fuoriclasse, ma anche il laterale Marchi e il giovanissimo Bocalon, classe 1989, dotato di una personalità da vero veterano della categoria.
I granata sono scesi in campo concedendo il pallino del gioco al Giulianova e attendendo gli errori degli ospiti per ripartire in contropiede. Dopo il gol di Bocalon, peraltro maturato proprio da un errore della retroguardia giallorossa, la partita è cambiata: i granata si sono fatti più incisivi, facendo correre sulle fasce i pendolini Gotti da una parte e Espinal dall’altra.
La prestazione del Portogruaro, inoltre, è stata condita con successo dagli inserimenti azzeccati nella ripresa di Diogo Felipe, che ha dato fluidità alla manovra d’attacco, di Puccio e del terzino Specchia, che ha sostituito l’affaticato D’Alterio. Di contro il Giulianova non ha saputo sfruttare al meglio le forze fresche, e addirittura Bitetto ha richiamato in panchina dopo neppure dieci minuti dal suo esordio in campo il giovane Rinaldi, entrato al posto dell’altro baby Dezi e reo di non esser riuscito ad entrare nella sfida con la giusta concentrazione addosso.
In conclusione, un Giulianova incompiuto. Rimane l’amarezza per le occasioni da gol mancate capitate a Campagnacci quando il risultato era ancora aperto e a Melchiorri sul 2-0 per i veneti. Melchiorri, in particolare, si è rivelato decisamente poco freddo a tu per tu con i portieri avversari.
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I ragazzi di Bitetto non si sono fatti per nulla impaurire dallo scontro con la prima della classe e prima del gol granata si sono resi pericolosi in almeno un paio di occasioni con gli avanti Melchiorri e Campagnacci. A centrocampo, tuttavia, sono mancati gli affondi di Croce e Carbonaro, troppo statici in mezzo al campo e per nulla incisivi sulla trequarti avversaria.
Una buona prestazione è stata offerta dal bomber Campagnacci, il più attivo dei suoi: capace di mettersi in mostra in più di un’occasione e uomo di riferimento per l’attacco giallorosso. L’altro avanti Melchiorri, anch’egli fra i protagonisti positivi degli abruzzesi, ha invece da recriminare con se stesso le due occasioni colossali avute a disposizione al 23’ e al 26’ del secondo tempo e letteralmente “divorate”.
La prima di piede quando, a porta praticamente vuota, ha calciato fuori facendo infuriare la cinquantina di supporter ospiti arrivati da Giulianova, e la seconda di testa, a un passo dall’estremo difensore Francesco Rossi. In quel momento tuttavia il Portogruaro già vinceva per 2-0, dunque non si possono definire episodi determinanti nell’economia della partita.
La difesa, a parte un paio di palle perse nel primo tempo, ha giocato una partita discreta, bene nei centrali Vinetot e Garaffoni, meno bene nei terzini Sosi e Migliore, che sistematicamente si sono fatti saltare prima da Marchi e Espinal e nella ripresa dal carioca granata Diogo Felipe, un vero funambolo con il pallone tra i piedi.
Dall’altra parte il Portogruaro ha dimostrato di valere la vetta della classifica, ben sistemato in campo dal tecnico aretino Alessandro Calori e fornito di ottimi elementi soprattutto nella zona avanzata del rettangolo di gioco. Fra i migliori certamente il capitano Cunico, sempre pronto a infilare la retroguardia abruzzese con spunti da vero fuoriclasse, ma anche il laterale Marchi e il giovanissimo Bocalon, classe 1989, dotato di una personalità da vero veterano della categoria.
I granata sono scesi in campo concedendo il pallino del gioco al Giulianova e attendendo gli errori degli ospiti per ripartire in contropiede. Dopo il gol di Bocalon, peraltro maturato proprio da un errore della retroguardia giallorossa, la partita è cambiata: i granata si sono fatti più incisivi, facendo correre sulle fasce i pendolini Gotti da una parte e Espinal dall’altra.
La prestazione del Portogruaro, inoltre, è stata condita con successo dagli inserimenti azzeccati nella ripresa di Diogo Felipe, che ha dato fluidità alla manovra d’attacco, di Puccio e del terzino Specchia, che ha sostituito l’affaticato D’Alterio. Di contro il Giulianova non ha saputo sfruttare al meglio le forze fresche, e addirittura Bitetto ha richiamato in panchina dopo neppure dieci minuti dal suo esordio in campo il giovane Rinaldi, entrato al posto dell’altro baby Dezi e reo di non esser riuscito ad entrare nella sfida con la giusta concentrazione addosso.
In conclusione, un Giulianova incompiuto. Rimane l’amarezza per le occasioni da gol mancate capitate a Campagnacci quando il risultato era ancora aperto e a Melchiorri sul 2-0 per i veneti. Melchiorri, in particolare, si è rivelato decisamente poco freddo a tu per tu con i portieri avversari.