Il maestro del tennis: Sinner è nella storia

18 Novembre 2024

Primo italiano a vincere le Atp Finals: battuto Fritz in finale

TORINO. Jannik Sinner è tutto, n.1, e ora anche maestro. Già perché nell'anno memorabile il campione azzurro è il re delle Atp Finals. L'incoronazione è arrivata al termine della finale vinta con lo statunitense Taylor Fritz. Il numero 1 del mondo lo ha schiantato in un'ora e 24 minuti di gioco con il punteggio di 6-4 6-4, lo ha sconfitto proprio con l'arma migliore dell'americano: la battuta. Alla fine saranno 14 a otto per l'azzurro. La Inalpi Arena di Torino ha risposto nel migliore dei modi all'importanza dell'avvenimento: tutto esaurito, tribune ribollenti di passione, coinvolgenti giochi di luce. Un boato ha accolto l'ingresso nel palazzetto dell'idolo di casa. Lui, come sempre non ha fatto una piega: un buffetto al bambino che lo accompagnava e subito in campo. Il sorteggio è stato vinto da Fritz, che ha scelto di servire. Prima palla, primo ace. Poi ha continuato a martellare in battuta, l'indicatore di velocità segnava 223, 224, fino a 227 chilometri orari. Ma Jannik non è sembrato per nulla preoccupato, dimostrando di essere in questo momento il miglior giocatore al mondo anche in risposta. Il gioco decisivo del primo parziale è stato il settimo. I due sono arrivati ai vantaggi. La tensione era altissima. Sinner ha fallito un paio di palle break, alla terza occasione è stata decisiva una palla corta da horror dello statunitense. Da lì in poi l'azzurro non ha avuto problemi. Con tre aces si è portato sul 5-3. Poi ha chiuso sul 6-4 in 41 minuti di gioco. Il suo box è esploso, pugni levati in alto per Vagnozzi e Cahill. Maggiore equilibrio nel secondo set. Ma sempre 6-4 per l’azzurro. Jannik ha alzato le braccia al cielo. Nel box una gioia incontenibile. Lacrime e abbracci. Sinner ha stretto a sé tutti, uno a uno, da Vagnozzi a Cahill, dal preparatore Panichi al fisioterapista Badio, e poi i familiari che da giorni lo seguono. Scorrendo i dati della partita la differenza è più marcata: oltre alla prevalenza sugli aces, Jannik ha vinto 63 punti contro i 54 dell'avversario, e ha avuto l'83% di punti vinti su primo servizio rispetto al 70% dell'avversario. Il campione di San Candido chiude così la stagione del circuito Atp (deve ancora giocare le finali di Coppa Davis a Malaga) con un bilancio fenomenale: 70 vittorie e solo sei sconfitte. Anche sul fronte dei guadagni è stato un anno record: ha incassato 21,4 milioni di euro (10,3 solo nelle ultime due settimane), nessuno era mai riuscito a raggiungere una cifra simile. «È un momento speciale», ha detto Jannik «a caldo», «per me vuol dire tanto vincere davanti a questo pubblico incredibile. Ho cercato di trovare una chiave migliore rispetto all'anno scorso (sconfitta con Djokovic ndr), c'era più tensione. Sono felice di condividere questo con il pubblico italiano». Poi ha aggiunto: «Non c'è posto più bello per finire la stagione che è stata incredibile. Il lavoro però non smette. La notizia che saremo in Italia altri 5 anni mi rende contento. Grazie Andrea (Gaudenzi ndr) e Angelo (Binaghi ndr) per questo grandissimo lavoro. L'anno scorso l'emozione era un po’ diversa».
Il doppio. Kevin Krawietz e Tim Puetz hanno vinto il torneo di doppio. I due i tedeschi hanno battuto Marcelo Arevalo e Mate Pavic 7-6 (5) 7-6 (6).
Il pubblico. Conteggiando il pubblico sugli spalti durante i match, gli allenamenti e il concerto inaugurale, sono stati superati i 210 mila spettatori, con un aumento del 77% rispetto al primo anno, segnato però dalle restrizioni a causa del Covid.
Enrico Marcoz