CALCIO / SERIE B
Il Pescara ai play out, respinto il ricorso del Trapani
Via libera alla doppia sfida con il Perugia di Oddo (l'andata lunedì all'Adriatico). Il Collegio di garanzia del Coni ha ritenuti insussistenti motivi dei siciliani contro la penalizzazione dei due punti
PESCARA. Il Pescara può disputare i play out per la permanenza in serie B. Respinto il ricorso del Trapani.
Il giorno del giudizio è arrivato. I biancazzurri possono sfidare il Perugia di Oddo _ lunedì allo stadio Adriatico Cornacchia ore 21 e partita di ritorno al Curi il 14 sempre alle 21 _ e giocarsi la salvezza, in alternativa c'era la retrocessione in serie C. Il Collegio di garanzia del Coni ha bocciato il ricorso presentato dal Trapani contro i due punti di penalizzazione inflitti dalla Corte federale di appello per il pagamento in ritardo degli stipendi di gennaio e febbraio. Ai granata ne sarebbe bastato uno per salire a 45, agganciare i biancazzurri e condannarli alla retrocessione diretta in serie C a 13 anni dall’ultima volta (era il 2007). Il Pescara ha tremato.
I siciliani sono stati assistiti dall'avvocato Eduardo Chiacchio che si è avvalso della consulenza del professor Guido Alpa, ex presidente del Consiglio nazionale forense, avvocato e mentore del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il quale ha firmato numerose pubblicazioni. Alpa nominato dal Trapani ha stilato una relazione sulle questioni essenziali del ricorso. Il club siciliano voleva che gli fossero riconosciute le attenuanti a causa della pandemia Covid-19. La sanzione per il mancato pagamento degli emolumenti nei tempi previsti è almeno di due punti, ovvero il cosiddetto “minimo edittale”. La scadenza era fissata al 16 marzo e il club siciliano sostiene che avesse pagato una parte il 17 completando l’iter nei giorni successivi. Il Pescara, assistito dall’avvocato Nicola Lotti, ha chiesto di essere ammesso al processo come parte controinteressata convinto della conferma della penalizzazione.
Ora il Trapani può in ipotesi fare subito ricorso al Tar del Lazio, ma occorre fare una valutazione sui tempi perché appare difficile che vi siano i termini per poter sospendere la decisione del Collegio di garanzia, bloccare la disputa dei play out e, in seguito, entrare nel merito della vicenda.