Il Pescara corre per evitare penalizzazioni
Indispensabile l'arrivo entro la fine del mese dei finanziamenti della Caripe
PESCARA. Il Pescara ha ancora bisogno della Caripe. L'accordo per trasformare in denaro i crediti di mercato, sancito lunedì pomeriggio, è un passo importantissimo, ma non ancora sufficiente per evitare la caduta nel fosso. Se la banca del direttore generale Dario Mancini erogasse i soldi dopo la ratifica dei contratti di cessione dei calciatori, il Pescara riuscirebbe a iscriversi al prossimo campionato di C1, ma beccherebbe una penalizzazione. Se, invece, il finanziamento arrivasse per la fine del mese, si metterebbe al riparo da rischi. Insomma, la Caripe dovrebbe fare un altro sforzo. Il diesse Andrea Iaconi è al lavoro da ieri.
Il manager giuliese ha incontrato, sembra casualmente, Vincenzo Marinelli, ex presidente e dirigente del Pescara, che da anni ha un posto nell'entourage dell'Under 21. Anche il sindaco D'Alfonso sta premendo molto per risolvere tutti i problemi del club biancazzurro, la cui proprietà in questo momento non è in grado di far fronte neppure all'ordinaria amministrazione. Max Pincione, presidente di Pescara Calcio e socio di maggioranza di Pescara 70, aspetta soldi dai suoi finanziatori per la metà o la fine di luglio. Se arriveranno due milioni, o meglio i soldi “ipotecati” per l'iscrizione al campionato, si tornerà alla situazione d'origine: il Pescara riavrà nelle casse i soldi generati dal buon lavoro fatto nel vivaio e dalle capacità mercantili di Iaconi. Se ne arriveranno di più, come si spera, la società comincerà a essere irrorata dai capitali internazionali attesi inutilmente negli ultimi mesi (ma a più riprese promessi da Pincione) e si potranno coltivare ambizioni di promozione in serie B. In attesa delle decisioni della Caripe, in via Mazzarino hanno deciso di pagare oggi stesso l'Enpals e di predisporre la fidejussione di 207.000 euro necessaria, come alcuni piccoli balzelli, per l'iscrizione al campionato. L'ingente debito con l'Irpef potrà essere saldato solo dopo l'elargizione della Caripe.
Per essere davvero in regola con la normativa e, quindi, evitare traumi in classifica, sarà necessario coprire con fidejussioni anche le eventuali somme dei contratti, nuovi e preesistenti, eccedenti il minimo sindacale di 62.000 euro lordi. Senza fidejussione, scatterà una penalizzazione di due punti per contratto, anche se difficilmente si procederà con un cumulo aritmetico delle sanzioni. Bisognerà essere in regola per il 5 maggio. La Caripe non potrà mettere una pezza anche qui, altrimenti Dario Mancini dovrà essere nominato presidente onorario del Pescara. Toccherà a Pincione. Oppure, ancora una volta, all'abilità di Iaconi. I contratti possono essere cambiati nella loro struttura, ma solo se tra le parti c'è la massima fiducia. Due dei giocatori sotto vincolo, Zoppetti e Gonnella, sono nel mirino del Perugia. Chissà...
Per la panchina del Pescara, oltre al nome di Di Mascio, circolano quelli dell'ex biancazzurro Sarri e di D'Adderio, ex Giulianova, Torres e Foggia.
Capitolo direttore sportivo. E' noto che Iaconi ha chiesto a più riprese di andare via (lo aspetta la Sambenedettese), ma la sua posizione di garante del Pescara Calcio agli occhi della Caripe e delle istituzioni potrebbe portare, a breve, delle novità.
Il manager giuliese ha incontrato, sembra casualmente, Vincenzo Marinelli, ex presidente e dirigente del Pescara, che da anni ha un posto nell'entourage dell'Under 21. Anche il sindaco D'Alfonso sta premendo molto per risolvere tutti i problemi del club biancazzurro, la cui proprietà in questo momento non è in grado di far fronte neppure all'ordinaria amministrazione. Max Pincione, presidente di Pescara Calcio e socio di maggioranza di Pescara 70, aspetta soldi dai suoi finanziatori per la metà o la fine di luglio. Se arriveranno due milioni, o meglio i soldi “ipotecati” per l'iscrizione al campionato, si tornerà alla situazione d'origine: il Pescara riavrà nelle casse i soldi generati dal buon lavoro fatto nel vivaio e dalle capacità mercantili di Iaconi. Se ne arriveranno di più, come si spera, la società comincerà a essere irrorata dai capitali internazionali attesi inutilmente negli ultimi mesi (ma a più riprese promessi da Pincione) e si potranno coltivare ambizioni di promozione in serie B. In attesa delle decisioni della Caripe, in via Mazzarino hanno deciso di pagare oggi stesso l'Enpals e di predisporre la fidejussione di 207.000 euro necessaria, come alcuni piccoli balzelli, per l'iscrizione al campionato. L'ingente debito con l'Irpef potrà essere saldato solo dopo l'elargizione della Caripe.
Per essere davvero in regola con la normativa e, quindi, evitare traumi in classifica, sarà necessario coprire con fidejussioni anche le eventuali somme dei contratti, nuovi e preesistenti, eccedenti il minimo sindacale di 62.000 euro lordi. Senza fidejussione, scatterà una penalizzazione di due punti per contratto, anche se difficilmente si procederà con un cumulo aritmetico delle sanzioni. Bisognerà essere in regola per il 5 maggio. La Caripe non potrà mettere una pezza anche qui, altrimenti Dario Mancini dovrà essere nominato presidente onorario del Pescara. Toccherà a Pincione. Oppure, ancora una volta, all'abilità di Iaconi. I contratti possono essere cambiati nella loro struttura, ma solo se tra le parti c'è la massima fiducia. Due dei giocatori sotto vincolo, Zoppetti e Gonnella, sono nel mirino del Perugia. Chissà...
Per la panchina del Pescara, oltre al nome di Di Mascio, circolano quelli dell'ex biancazzurro Sarri e di D'Adderio, ex Giulianova, Torres e Foggia.
Capitolo direttore sportivo. E' noto che Iaconi ha chiesto a più riprese di andare via (lo aspetta la Sambenedettese), ma la sua posizione di garante del Pescara Calcio agli occhi della Caripe e delle istituzioni potrebbe portare, a breve, delle novità.