DELFINO AL QUARTO POSTO
Il Pescara non si nasconde più
I biancazzurri in coro: «Obiettivo play off». E se Monachello e Mancuso continuano a segnare...
PESCARA. Al quinto tentativo del nuovo anno, il Pescara si è sbloccato e ora non vuole fermarsi. La vittoria mancava dallo scorso 30 dicembre (4-2 a Salerno) e il blitz allo Scida di Crotone ha consentito ai biancazzurri di piazzarsi di nuovo al quarto posto a quota 38 (-1 dal Benevento) rosicchiando due punti al Brescia, capolista con 43, e al Palermo (42) secondo in classifica, che hanno pareggiato nell’anticipo di venerdì al Barbera.
A 13 partite dalla fine della stagione regolare il primo obiettivo è stato raggiunto. Per l’aritmetica dovrebbero mancare più o meno 4 punti, ma ormai è arrivato il momento di passare allo step successivo che conduce al raggiungimento dei play off. Fino alla settimana scorsa, Bepi Pillon ha preferito dribblare l’argomento, però dopo il triplice fischio allo stadio Scida ha gettato la maschera. «Ormai siamo quasi salvi», le parole dell’allenatore biancazzurro, «possiamo iniziare a pensare ai play off. La promozione diretta? Vediamo più avanti, per ora viviamo alla giornata concentrandoci su una gara per volta, ma è chiaro che con 38 punti siamo autorizzati ad ambire agli spareggi».
La MM in crescita. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 aveva già prodotto effetti confortanti durante la trasferta di Foggia. Il Delfino veniva dal pesante ko (1-5) all’Adriatico contro il Brescia e allo Zaccheria Pillon ha deciso di proporre il nuovo modulo con due attaccanti: Leonardo Mancuso e Gaetano Monachello. Nella gara contro i rossoneri ha segnato Mancuso su calcio di rigore, mentre a Crotone Monachello ha sbloccato il risultato sfruttando un perfetto invito del suo compagno di reparto. «Ringrazio Leonardo per l’assist», ha detto nel post-partita il centravanti siciliano, «a Foggia ho sbagliato a non servirlo in un paio di circostanze e gli ho chiesto scusa cento volte. Da due partite giochiamo insieme in attacco e l’intesa migliora giorno dopo giorno. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni». Dunque, il feeling della coppia migliora costantemente e, se il Pescara vorrà lottare fino in fondo per traguardi ambiziosi non potrà prescindere dall’affiatamento tra i due attaccanti.
In realtà, Mancuso e Monachello possono già fregiarsi di numeri di tutto rispetto. Il 26enne milanese è il miglior marcatore del Delfino con 13 reti e vice capocannoniere della serie B. Sempre in campo nelle 23 partite fin qui disputate (solo una volta è entrato a gara in corso), Mancuso ha segnato 13 gol in 1.984 minuti giocati (uno ogni 152’). Monachello, invece, è sceso in campo 16 volte (9 da titolare) e ha realizzato 5 gol in 972 minuti giocati (uno ogni 194’). Dunque, insieme sono andati a segno 18 volte. Una bella cifra che li colloca al secondo posto nella classifica delle coppie più prolifiche del torneo cadetto. Davanti al tandem pescarese ci sono solo Alfredo Donnarumma (re dei bomber della B con 21 reti) ed Ernesto Torregrossa (9 centri) che in due hanno realizzato 30 gol.
Per coltivare il sogno chiamato serie A, Mancuso e Monachello non devono fermarsi. Le premesse sono incoraggianti e sabato (ore 15) ci sarà un nuovo test all’Adriatico contro il Padova. Una squadra rivoluzionata a gennaio che nelle ultime tre gare ha incassato una sola rete.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A 13 partite dalla fine della stagione regolare il primo obiettivo è stato raggiunto. Per l’aritmetica dovrebbero mancare più o meno 4 punti, ma ormai è arrivato il momento di passare allo step successivo che conduce al raggiungimento dei play off. Fino alla settimana scorsa, Bepi Pillon ha preferito dribblare l’argomento, però dopo il triplice fischio allo stadio Scida ha gettato la maschera. «Ormai siamo quasi salvi», le parole dell’allenatore biancazzurro, «possiamo iniziare a pensare ai play off. La promozione diretta? Vediamo più avanti, per ora viviamo alla giornata concentrandoci su una gara per volta, ma è chiaro che con 38 punti siamo autorizzati ad ambire agli spareggi».
La MM in crescita. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 aveva già prodotto effetti confortanti durante la trasferta di Foggia. Il Delfino veniva dal pesante ko (1-5) all’Adriatico contro il Brescia e allo Zaccheria Pillon ha deciso di proporre il nuovo modulo con due attaccanti: Leonardo Mancuso e Gaetano Monachello. Nella gara contro i rossoneri ha segnato Mancuso su calcio di rigore, mentre a Crotone Monachello ha sbloccato il risultato sfruttando un perfetto invito del suo compagno di reparto. «Ringrazio Leonardo per l’assist», ha detto nel post-partita il centravanti siciliano, «a Foggia ho sbagliato a non servirlo in un paio di circostanze e gli ho chiesto scusa cento volte. Da due partite giochiamo insieme in attacco e l’intesa migliora giorno dopo giorno. Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni». Dunque, il feeling della coppia migliora costantemente e, se il Pescara vorrà lottare fino in fondo per traguardi ambiziosi non potrà prescindere dall’affiatamento tra i due attaccanti.
In realtà, Mancuso e Monachello possono già fregiarsi di numeri di tutto rispetto. Il 26enne milanese è il miglior marcatore del Delfino con 13 reti e vice capocannoniere della serie B. Sempre in campo nelle 23 partite fin qui disputate (solo una volta è entrato a gara in corso), Mancuso ha segnato 13 gol in 1.984 minuti giocati (uno ogni 152’). Monachello, invece, è sceso in campo 16 volte (9 da titolare) e ha realizzato 5 gol in 972 minuti giocati (uno ogni 194’). Dunque, insieme sono andati a segno 18 volte. Una bella cifra che li colloca al secondo posto nella classifica delle coppie più prolifiche del torneo cadetto. Davanti al tandem pescarese ci sono solo Alfredo Donnarumma (re dei bomber della B con 21 reti) ed Ernesto Torregrossa (9 centri) che in due hanno realizzato 30 gol.
Per coltivare il sogno chiamato serie A, Mancuso e Monachello non devono fermarsi. Le premesse sono incoraggianti e sabato (ore 15) ci sarà un nuovo test all’Adriatico contro il Padova. Una squadra rivoluzionata a gennaio che nelle ultime tre gare ha incassato una sola rete.
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