Il Pescara torna a vincere: è secondo

Artistico e Coletti spezzano il digiuno e mandano ko il Marcianise.

PESCARA. Il gioco può attendere, la vittoria no. E così il Pescara è tornato a sorridere, battendo il Real Marcianise. Ha spezzato il digiuno di successi che durava da sei gare (25 ottobre scorso, 1-0 a Ferrara) e ha compiuto un passo avanti in classifica, salendo al secondo posto.
Verona campione d’inverno con 30 punti, nonostante non vinca da cinque partite, biancazzurri a una lunghezza, nonostante la crisi delle ultime settimane.

Classifica corta nelle zone alte: cinque squadre nell’arco di tre punti. E così al Pescara (con la presidente Deborah Caldora per la prima volta in panchina) è bastato tornare al successo casalingo (l’ultimo il 18 ottobre, 2-1 al Ravenna) per rimettersi in corsa per la promozione diretta. Campionato quantomai equilibrato, come da tradizione, in cui i biancazzurri continuano a stentare sul piano del gioco. Non bastano i tre punti per cancellare le lacune organizzative. Di certo, però, aiutano la squadra a ritrovare un po’ di serenità e a lavorare per migliorarsi. Quella di ieri era rimaneggiata, quasi imposta dal giudice sportivo (Sansovini e Ganci squalificati) e dallo staff sanitario (Zizzari e Bonanni, tra gli altri).

Un 4-2-3-1 che ha esaltato Mario Artisico, unica punta di ruolo, e che è risultato vincente grazie a un episodio a fine primo tempo. Un parziale chiuso in maniera pirotecnica, ma povero di contenuti tecnici e di gioco. Vantaggio firmato da Mario Artistico, al terzo gol in campionato. Penalty solare per un fallo di mano del centrocampista Gerardo Alfano, prima del quale lo stesso Artistico ha colpito il palo di testa.

Una fiammata destinata a rivitalizzare una formazione entrata nel mirino della tifoseria, insieme all’allenatore. Ma che ora è seconda in graduatoria.
1-0 all’intervallo tra sbadigli ed errori con il Pescara in difficoltà a fare gioco e con un Real Marcianise ordinato in difesa, ma fumoso negli ultimi venti metri. Partita brutta, quell’episodio alla fine del primo tempo l’ha indirizzata a favore del Pescara. Che ha tremato all’inizio della ripresa. L’ha salvato il portiere Salvatore Pinna in due occasioni: prima, dopo nemmeno un minuto, su Romano e poi, dopo 10’, su Manco. Biancazzurri in ambasce nelle retrovie e così Cuccureddu è corso ai ripari, togliendo dal campo il terzino Petterini e il centrocampista avanzato Dettori, i più deludenti.

Dentro Vitale, terzino sinistro, e Zappacosta, a centrocampo. Mossa azzeccata: squadra più abbottonata con un 4-5-1 solido a tal punto da tagliare i rifornimenti alle punte campane e da consentire di tanto in tanto delle ripartenze. Al 23’ la rete del raddoppio sugli sviluppi di un angolo: colpo di testa vincente di Tommaso Coletti, “graziato” pochi minuti prima dall’arbitro che ha evitato di sventolargli il secondo cartellino giallo. Il mediano di origine pugliese è stato l’undicesimo biancazzurro a iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori nel girone d’andata.

2-0 e partita chiusa con buona pace del Real Marcianise reduce da due vittorie di fila. Successo meritato da parte del Pescara più operaio della stagione. Senza grandi firme, ma battagliero. Dignitoso nel secondo tempo dopo il primo deludente. E ancora una volta salvato da Pinna, il biancazzurro più discusso all’inizio. Detto ciò, non basta il 2-0 (il successo più netto dei sette insieme a quello iniziale sul Rimini) al Real Marcianise per dichiarare chiusa la crisi. C’è bisogno di una conferma probante e l’ultima partita dell’anno, domenica a Rimini, servirà per capire se il Pescara ha davvero dato un calcio alla crisi.