CALCIO SERIE D
Il ritorno di Paris ad Avezzano: "E' come salire su una barca col mare mosso"
Torna in sella il presidente dopo dieci mesi di assenza dal calcio. Il passaggio del pacchetto azionario ratificato giovedì nello studio del notaio Valente
AVEZZANO. L’aveva promesso a se stesso l’avvocato Gianni Paris, ed ha mantenuto la parola, perché al cuore non si comanda. Dieci mesi di assenza dal calcio, evitando perfino di frequentare lo stadio da spettatore, ma alla fine, se non fosse stato per lui, forse la parabola dell’Avezzano Calcio avrebbe fatto registrare l’ennesima pagina di mestizia che ogni tifoso biancoverde si stava quasi rassegnando a vivere. Il passaggio del pacchetto azionario è stato ratificato giovedi sera nello studio del notaio Mattia Valente, esattamente allo stesso tavolo che dieci mesi prima aveva visto Gianni Paris compiere la medesima operazione in favore di Luciano D’Alessandro, prendendo la dolorosa decisione, dopo otto anni nel corso dei quali aveva rilevato la squadra in Prima categoria per portarla alle soglie della serie C. «Ho passato la prima notte senza chiudere occhio perché la tensione era tale da non consentire al sonno di prendere il sopravvento». Quale situazione ha ereditato? «C’è da fare in ogni settore, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile, ma devo cercare di restare lucido, altrimenti rischiamo di continuare a navigare nel caos».
L’Avezzano è una squadra che ha bisogno di puntelli? «Al momento non ti posso rispondere con cognizione di causa perché ho visto spezzoni di partita solo sul web e quindi per fare una valutazione obiettiva voglio prima aspettare la partita contro il Tolentino e solo dopo potrò essere in grado di decidere, ma ho visto che forse è più una questione di testa perché la squadra non è da buttare via».
Questione allenatore: «Al momento resta Vaccaro in prova, in una situazione che mi ricorda un po’ l’opportunità che diedi cinque anni fa a Lucarelli; se arriveranno i risultati, non è detto che ci sia necessità assoluta di cambiare».
La sistemazione logistica dei calciatori: «Ho degli appartamenti e troveranno lì una collocazione adatta alle loro necessità». La sensazione che ha provato nel tornare dentro lo stadio Dei Marsi? «È stato come salire su una barca col mare mosso e la gestione non sarà facile, ma conto di riuscirci». Il rapporto con i tifosi? «Ritengo che il loro è stato un atto di fede, ma senza il sottoscritto forse il calcio qui sarebbe veramente finito e devo aggiungere che proprio questa mattina ho ricevuto una infinità di attestati di stima».
Base societaria che si allarga? «Per il momento torneranno a darci una mano i vecchi sponsor, a partire da Leonardo Sterpetti, poi si vedrà».
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