Il sano realismo di Alonso: felici se andiamo sul podio

9 Maggio 2014

Lo spagnolo: «Il terzo posto in Cina ci dà motivazioni ulteriori, ma non illudiamoci» Vettel (Red Bull): «Non parto mai per arrivare secondo ma la Mercedes...»

Mercedes inarrivabile. Il verdetto delle prime quattro gare corse lontano dal Vecchio Continente è apparso chiaro e insindacabile. E sembra improbabile che lo sbarco del Circus in Europa, prima tappa Barcellona, sovverta le gerarchie di questo rivoluzionario (e criticato) primo anno della nuova era turbo.

Ferrari e Red Bull inseguono, anche piuttosto da lontano, e sanno che anche al Montmeló, appuntamento dove tradizionalmente i team portano i primi aggiornamenti sulle monoposto, sarà dura restare nella scia di Nico Rosberg e Lewis Hamilton, veri e propri dominatori di questo avvio di stagione.

Sano realismo. In casa Ferrari si arriva in Europa con qualche speranza in più dopo il podio di Fernando Alonso in Cina e l’aria nuova portata dal team manager Marco Mattiacci. Speranza ma non illusione, le parole del pilota spagnolo sono chiare in tal senso. «Certo, il terzo posto in Cina ci dà motivazioni ulteriori, è stata una sorpresa perché arrivavamo da un nono e un decimo posto in Bahrain e ci è parsa quasi come una vittoria».

«Non possiamo certo dire con certezza – ha proseguito Alonso – che qui saremo in grado di lottare ancora per il podio, anche se ci spero – dice Nando tenendo i piedi ben piantati per terra –, abbiamo portato dei nuovi pezzi ma nulla di trascendentale o di molto diverso rispetto agli altri top team. La speranza è quella di avere una macchina almeno un po’ più veloce e di vedere dei miglioramenti: io e Kimi Raikkonen abbiamo passato molto tempo al simulatore».

Le parole dei tedeschi. Eppure dall’alto del loro dominio i tecnici della Mercedes hanno dichiarato che la Ferrari è da annoverare come l’avversario più temibile per insidiarla nella lotta al titolo.

«Se l’hanno detto è una buona notizia perché vuol dire che ci rispettano – ribatte lo spagnolo –, ma dovremo essere all’altezza di queste aspettative se vogliamo veramente essere una minaccia per loro».

« Se parlassimo di vittoria qui ci creeremmo false illusioni – conclude il pilota spagnolo, riferendosi al weekend che si terrà davanti al suo pubblico – faremo del nostro meglio sapendo che potrebbe risultare una tre giorni molto difficile».

Si riparte da capo. Se nel box della Rossa non ci si fa illusioni, anche dalle parti della Red Bull si sta facendo un bagno d’umiltà. E il fatto che il team austriaco, campione del Mondo in carica, abbia deciso di tornare al primo telaio utilizzato nei test sa tanto di marcia indietro obbligata. Per non dire mossa disperata.

«Dopo la Cina abbiamo maturato questa decisione, che non è poi così insolita – spiega il campione in carica Sebastian Vettel – con questo telaio abbiamo maggiore esperienza e siamo sicuri che non c’è nulla di sbagliato, anche se è chiaro che per altri aspetti è un po’ come ripartire da zero. Non sono contento come vorrei ma bisogna avere pazienza, stiamo provando tutto quello che abbiamo e in questo weekend avremo delle risposte che ci faranno capire se abbiamo lavorato bene o meno».

Per il tedesco non è facile ritrovarsi da leader incontrastato del campionato a inseguitore.

«È chiaro che si corre per vincere, non parto mai per arrivare secondo, ma bisogna anche essere realisti – prosegue Seb - l’obiettivo è ottenere il massimo dal pacchetto che si ha a disposizione. Se si può puntare al podio o al quinto posto bisogna farlo, anche se è chiaro che non si può essere contenti. Non sappiamo se siamo competitivi, certo è che la Mercedes ora come ora è in una posizione molto forte, ma non è mai impossibile batterla».

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