L’allenatore: la squadra mi è piaciuta, ma servono rinforzi

AVEZZANO. Profilo basso e atteggiamento costruttivo. Resta deluso chi si attende un Sandro Pochesci rabbioso. E invece ha voluto lanciare un segnale di calma all’ambiente. In primis riguardo le voci,...
AVEZZANO. Profilo basso e atteggiamento costruttivo. Resta deluso chi si attende un Sandro Pochesci rabbioso. E invece ha voluto lanciare un segnale di calma all’ambiente. In primis riguardo le voci, di presunte difficoltà economiche. «I giocatori hanno degli accordi col presidente. Non è una priorità. Sono solo attenuanti, scuse. Quando si è in mezzo al campo il calcio è fatto di amor proprio», ha spiegato. Poi si è ragionato in funzione della partita. «La squadra a me è piaciuta, soprattutto nel primo tempo. Ha tenuto sempre il pallino, ha voluto fare la gara. Ho provato a cambiare qualcosa, mettendo dentro De Silvestro nella ripresa perché sul loro lato sinistro potevamo approfittarne di più. Siamo anche passati al 4-2-3-1 e ho spostato Tonelli dietro la punta. Posso dire sia stato il più pericoloso. Se racconto questa partita, faccio fatica a pensare che l’abbiamo persa 3-1. Ai ragazzi non posso dire nulla. Con 5 allenamenti hanno fatto quello che potevano. Poi a un certo punto ci vuole cattiveria. Ci vuole determinazione. Nel calcio contano i risultati. Abbiamo perso, conta solo questo. Si va avanti». Atteggiamento maturo. Ha voluto smorzare i toni, ammettendo le difficoltà dello spogliatoio. «Ho visto tanti errori individuali. Ci sono ragazzi che giocano con la paura. E' pur vero che gira tutto per il verso sbagliato. Regaliamo una punizione e loro ci infilano la palla sotto al sette. I momenti sono così, quando vanno male devi cercare di muovere la classifica e basta. Qui bisognerà fare mercato, mi pare evidente, ci manca gente anche sul piano numerico. Sarebbe già dovuto arrivare qualcuno», ha concluso. «Ma quando la classifica dice zero punti, chi ci vuole venire?».(a.p.)