Lucchesi garantisce per il Pescara
Il dg: «C’è qualche problema, ma sarà risolto. Questo gruppo è valido».
PESCARA. Un’ora e mezza chiusi nello spogliatoio. Tanto è durato il faccia a faccia tra Cuccureddu e la squadra, ieri, alla ripresa degli allenamenti. Era nell’aria da domenica pomeriggio, dopo che il Pescara si è fatto rimontare due gol dalla capolista Portogruaro. A distanza di un paio di giorni, però, la diplomazia e la scafatezza del direttore generale Fabrizio Lucchesi sono servite a riportare un po’ di calma, dopo le dichiarazioni pesanti della dirigenza. Ieri il diggì ha presenziato all’allenamento e ha parlato ai giocatori, prima di seguire i biancazzurri da bordocampo.
«E’ chiaro che ci sono stati dei problemi, ma per adesso non serve fare processi», dice con il suo solito eloquio il manager biancazzurro. «La cosa più importante da fare in questo momento è trovare la giusta continuità nella squadra, lasciandola lavorare in tranquillità».
Forse l’atteggiamento del Pescara è da ricondurre alla mancanza di un leader all’interno dello spogliatoio? «Non sono d’accordo», risponde. «Non è il singolo che fa la differenza, bensì il gruppo. Qui ci sono tanti giocatori di personalità, importanti per il collettivo».
Oltre all’aspetto prettamente caratteriale, sarebbe opportuno rivedere anche l’assetto tecnico dell’undici che va in campo. «Queste sono questioni tecniche di competenza dell’allenatore che sa fare bene il suo lavoro».
Forse cambiando qualche pedina, dando spazio ai giocatori poco utilizzati finora, visto che ci sono due soluzioni per ogni ruolo. «Quella di avere due giocatori per ogni ruolo è stata una politica della nostra società. Per non avere problemi quando ci sono infortuni e squalifiche, abbiamo preferito essere coperti in tutti i ruoli. Questa non è una rosa larga, ma un gruppo di 24 titolari».
E qualcuno parla già di mercato. «Il monitoraggio non si ferma mai, tuttavia non vuol dire che faremo operazioni a gennaio, sia chiaro». Intanto, si iniziano a seguire con interesse le orme del tanto amato Consonni del Grosseto e di Francesco Migliore del Giulianova, terzino sinistro, classe 1988.
Notiziario. Il portiere Prisco è bloccato da una pubalgia. In campo a pieno ritmo Francesco Zizzari, che si è quasi ristabilito dall’infortunio.
Ricorso caso-Cappai. A poco più di un mese dall’assoluzione del Pescara, di fronte alla Disciplinare, per il caso-Cappai, ieri è stata fissata l’udienza per il ricorso presentato dalla Procura Federale alla Corte di Giustizia. Infatti, giovedì 22 ottobre la Corte si riunirà per esaminare il reclamo della Procura nei confronti del club. Il Pescara è riuscito a spuntarla in primo grado, ma stavolta la strada diventa tortuosa perché la Corte di Giustizia si riunirà eccezionalmente a sezioni unite, cosa che accade in casi di particolare gravità. Il caso-Cappai è legato alla vecchia gestione societaria, la quale non aveva fornito entro i termini previsti le garanzie bancarie necessarie in caso di splafonamento del budget-tipo. Uno splafonamento avvenuto proprio con l’ingaggio dell’attaccante Roberto Cappai. Anche questa volta il Pescara verrà difeso dall’esperto avvocato napoletano Eduardo Chiacchio. Il rischio di prendere qualche punto di penalità è ancora dietro l’angolo.
«E’ chiaro che ci sono stati dei problemi, ma per adesso non serve fare processi», dice con il suo solito eloquio il manager biancazzurro. «La cosa più importante da fare in questo momento è trovare la giusta continuità nella squadra, lasciandola lavorare in tranquillità».
Forse l’atteggiamento del Pescara è da ricondurre alla mancanza di un leader all’interno dello spogliatoio? «Non sono d’accordo», risponde. «Non è il singolo che fa la differenza, bensì il gruppo. Qui ci sono tanti giocatori di personalità, importanti per il collettivo».
Oltre all’aspetto prettamente caratteriale, sarebbe opportuno rivedere anche l’assetto tecnico dell’undici che va in campo. «Queste sono questioni tecniche di competenza dell’allenatore che sa fare bene il suo lavoro».
Forse cambiando qualche pedina, dando spazio ai giocatori poco utilizzati finora, visto che ci sono due soluzioni per ogni ruolo. «Quella di avere due giocatori per ogni ruolo è stata una politica della nostra società. Per non avere problemi quando ci sono infortuni e squalifiche, abbiamo preferito essere coperti in tutti i ruoli. Questa non è una rosa larga, ma un gruppo di 24 titolari».
E qualcuno parla già di mercato. «Il monitoraggio non si ferma mai, tuttavia non vuol dire che faremo operazioni a gennaio, sia chiaro». Intanto, si iniziano a seguire con interesse le orme del tanto amato Consonni del Grosseto e di Francesco Migliore del Giulianova, terzino sinistro, classe 1988.
Notiziario. Il portiere Prisco è bloccato da una pubalgia. In campo a pieno ritmo Francesco Zizzari, che si è quasi ristabilito dall’infortunio.
Ricorso caso-Cappai. A poco più di un mese dall’assoluzione del Pescara, di fronte alla Disciplinare, per il caso-Cappai, ieri è stata fissata l’udienza per il ricorso presentato dalla Procura Federale alla Corte di Giustizia. Infatti, giovedì 22 ottobre la Corte si riunirà per esaminare il reclamo della Procura nei confronti del club. Il Pescara è riuscito a spuntarla in primo grado, ma stavolta la strada diventa tortuosa perché la Corte di Giustizia si riunirà eccezionalmente a sezioni unite, cosa che accade in casi di particolare gravità. Il caso-Cappai è legato alla vecchia gestione societaria, la quale non aveva fornito entro i termini previsti le garanzie bancarie necessarie in caso di splafonamento del budget-tipo. Uno splafonamento avvenuto proprio con l’ingaggio dell’attaccante Roberto Cappai. Anche questa volta il Pescara verrà difeso dall’esperto avvocato napoletano Eduardo Chiacchio. Il rischio di prendere qualche punto di penalità è ancora dietro l’angolo.